La detassazione dei premi, riservata ai lavoratori dipendenti del settore privato e introdotta in via sperimentale con il Dl 93/2008 per sostenere e incentivare l'incremento della produttività delle imprese, è confermata anche per l'anno in corso.
Le regole per l'accesso sono riportate nel Dpcm 19 febbraio 2014, pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale.

L'agevolazione consiste nel tassare con imposta sostitutiva dell'Irpef e delle relative addizionali, nella misura del 10%, le somme percepite fino a 3mila euro. È ammesso al beneficio chi nel 2013 ha dichiarato un reddito da lavoro dipendente non superiore a 40mila euro, al lordo degli importi assoggettati per quel periodo all'aliquota ridotta.

La detassazione è applicata direttamente dal datore di lavoro in qualità di sostituto d'imposta.
Nel caso in cui quest'ultimo non fosse lo stesso che ha rilasciato il Cud per l'anno precedente, il lavoratore deve attestare, con dichiarazione scritta (articolo 2, comma 3, Dl 93/2008), il reddito da lavoro dipendente conseguito nel 2013.
Gli introiti che rientrano nell'applicazione dell'aliquota ridotta non concorrono alla formazione del reddito complessivo, sia ai fini fiscali sia a quelli della determinazione della situazione economica equivalente (Isee).

Per rientrare nel beneficio, le erogazioni si devono riferire a prestazioni di lavoro relative a incrementi di produttività, redditività, qualità, innovazione ed efficienza organizzativa, nell'ambito di contratti collettivi di lavoro sottoscritti a livello aziendale o territoriale.

Il provvedimento pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale fa riferimento, per lo stanziamento dei fondi a copertura dell'agevolazione, al comma 413 della legge di stabilità per il 2014, che fissa l'importo disponibile per quest'anno a 305 milioni di euro. Quest'ultima somma è stata ridotta, rispetto alle previsioni, in relazione al minor utilizzo delle risorse stanziate per i periodi precedenti.


Fonte: Agenzia Entrate

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