Domanda
Capita spesso di restituire ai fornitori la merce acquistata che non è conforme a quella pattuita in contratto; restituendola, si riceve la relativa nota di credito che contiene la storno della merce e dell'IVA. Quali sono le corrette scritture contabili?

Risposta
Successivamente all'acquisto, può accadere che si riscontrino differenze qualitative oppure la merce in oggetto non è quella prevista contrattualmente ovvero è andata a male o non è utilizzabile; per tali fattispecie, l'acquirente può restituire in tutto o in parte la merce, pretendendo dal fornitore l'invio di una nota di credito che riduca o azzeri il suo debito emerso contestualmente all'acquisto.

Come richiesto dal lettore, riportiamo le scritture contabili concernenti un acquisto originario di merce e presumendo la restituzione di metà della merce.
Al momento dell'acquisto si effettuerà la seguente scrittura:
 
Merci C/Acquisti
 4.000,00
 
IVA ns. Credito
 ..840,00
 
 Debiti v/Fornitori
  

Rilevato acquisto merce
 4.840,00
 

Dopo la restituzione della merce, allorquando riceve la nota di credito, normalmente con la variazione IVA, l'impresa acquirente effettuerà la seguente registrazione:
 

Debiti v/Fornitori
2.420,00
 
Resi su Acquisti
2.000,00
 
IVA ns. Credito
..420,00
 
Per storno acquisti documentato da nota di credito
 
A seguito dello storno, il debito verso il fornitore passa da 4.840,00 a 2.420,00, perciò al momento del pagamento si farà:
 
Debiti v/Fornitori
2.420,00
 
Banca c/c
2.420,00
 

Per pagamento fornitore, al netto nota di credito
 
Ai fini delle registrazioni IVA, la nota di credito ricevuta si annoterà, normalmente, nel registro delle fatture emesse o dei corrispettivi laddove, come è noto, si evidenzia l'IVA a debito, in conformità a quanto prescritto dal 2° comma, dell'art. 26 del decreto IVA (DPR 633/1972).


Fonte: IPSOA

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