Abitazione principale di proprietà del coniuge non a carico, con mutuo per costruzione della stessa cointestato a entrambi i coniugi. Qual è la corretta ripartizione della detrazione?

È possibile detrarre dall'imposta lorda sul reddito, e fino a concorrenza del suo ammontare, il 19% di un importo massimo complessivo non superiore a 2.582,28 euro per ciascun anno, per interessi passivi, oneri accessori nonché quote di rivalutazione dipendenti da clausole di indicizzazione pagati su mutui ipotecari contratti per la costruzione dell'unità immobiliare da adibire ad abitazione principale (comma 1-ter dell’articolo 15 del Tuir). In caso di contitolarità tra i coniugi del contratto di mutuo, il limite di 2.582,28 euro si riferisce pertanto all’ammontare complessivo degli interessi, oneri, accessori e quote di rivalutazione sostenuti. Qualora uno dei due coniugi non abbia il possesso dell’abitazione a titolo di proprietà o altro diritto reale, non potrà usufruire della detrazione della propria quota. L'altro coniuge, proprietario dell’immobile, potrà invece detrarre gli interessi sostenuti nel limite del 50% dell’ammontare complessivo (ovvero 1.291,14 euro).


Fonte: Agenzia Entrate

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