sono un pensionato INPS dal 2004 e inoltro la presente per sottoporVi il mio caso con la speranza di una possibile soluzione per il recupero di una rilevante somma di Irpef trattenutami dal datore di lavoro sull'incentivazione all'esodo percepita nel 2001 quando avevo 54 anni.
Sono al corrente che l'istanza di rimborso doveva essere inoltrata, a pena di decadenza, entro 48 mesi dalla percezione dell'incentivazione.
Ritengo però ingiusto questo termine in quanto, nel caso specifico (che credo riguardi migliaia di ex lavoratori), viene generata una ulteriore discriminazione che si aggiunge a quella della parità di trattamento dei sessi.
Infatti, considerato che la norma Italiana era in contrasto con quella Europea e che la Corte di Giustizia UE ha condannato l'Italia al risarcimento, sarebbe corretto dare la possibilità di richiedere il rimborso del 50% dell'Irpef pagata con inizio dei 48 mesi di prescrizione decorrenti dalla data della sentenza della Corte UE e non dalla data di versamento dell'Irpef.

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