Mecenati della cultura pronti all'invio dei dati. Le imprese italiane, infatti, che hanno effettuato erogazioni liberali nel 2009 dovranno comunicare, entro il prossimo 31 gennaio, al ministero per i Beni e le Attività culturali e, per via telematica, all'Agenzia delle Entrate, l'importo delle donazioni effettuate, le proprie informazioni anagrafiche (comprensive dei dati fiscali) e i beneficiari.

I destinatari delle erogazioni - integralmente deducibili dal reddito d'impresa ai sensi dell'articolo 100, comma 2, lettera m) del Tuir - possono essere Stato, regioni, enti pubblici, fondazioni e associazioni, individuati dall'articolo 1 del decreto del Mibac del 3 ottobre 2002, che esercitano la propria attività nel settore dei beni culturali e dello spettacolo. Tali organismi non devono perseguire fini di lucro e il loro atto costitutivo o statuto deve prevedere esplicitamente lo svolgimento di attività culturali e performative.

Anche i beneficiari delle erogazioni devono comunicare entro la fine di questo mese (esclusivamente ai Beni culturali) le generalità del "benefattore", l'importo delle somme ottenute e le attività per le quali sono state donate (allegando copia del proprio atto costitutivo e dello Statuto).
Il ministero per i Beni e le Attività culturali, entro il 31 marzo, comunicherà all'Agenzia delle Entrate l'elenco delle imprese donatrici e l'ammontare complessivo delle erogazioni effettuate nel 2009.

I dati sulle erogazioni effettuate nel 2008 (un totale di 31.646.293,40 euro), estratti dalla circolare del 13 maggio 2009 del ministero per i Beni e le Attività culturali, riflettono una leggere flessione di poco più di 100mila euro rispetto all'anno precedente. Anche il settore della generosità fiscale, quindi, ha accusato i colpi della crisi economica.

Analizzando i dati su base geografica, si evince come i beneficiari delle erogazioni si concentrano soprattutto in Lombardia (10.550.163,88 euro), nel Lazio (7.754.734,62 euro) e nel Veneto (3.103,583,41 euro).
La Fondazione del teatro della Scala di Milano, l'Accademia nazionale di santa Cecilia e la fondazione del teatro dell'Opera di Roma si mettono in luce per aver ricevuto le donazioni più sostanziose. D'altra parte, i dati rilevano che è il settore dello spettacolo a ricevere il 57% del totale complessivo delle erogazioni contro il 43% destinato, invece, ai beni culturali.
Tra i beneficiari spiccano anche i Comuni, per un totale di 1.746.535,96 euro ricevuti. Tra questi, pole position per la Città di Torino, con un importo di 300mila euro.
Sul versante dei benefattori, le imprese più generose hanno i nomi di A2A Spa, Ansaldi STS Spa, Assicurazioni Generali, e la Bnl, prima di un nutrito gruppo di banche che regolarmente investono nella cultura.


Fonte: Agenzia Entrate

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