La finanziaria 2010 propone tagli delle misure di sostegno alle politiche ambientali e non individua, nemmeno all’indomani degli impegni proclamati durante il vertice di Copenhagen, alcuno strumento per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica; inoltre non destina nulla alla tutela della biodiversità, nonostante il 2010 sarà l'anno ad essa dedicato.Tra i 247 commi che compongono l’art. 2 della Finanziaria per il 2010 (legge n. 191 del 23 dicembre 2009) – le cui dimensioni si sono dilatate a seguito del maxiemendamento del relatore, che è stato anche oggetto della fiducia in aula – c’è davvero posto per disposizioni finanziarie di tutti i generi.

Da molte parti si è accusato l’esecutivo per gli ingenti tagli delle misure di sostegno alle politiche ambientali e per non aver individuato – nemmeno all’indomani degli impegni proclamati durante il vertice di Copenhagen - alcuno strumento per la riduzione delle emissioni di Co2.

Il WWF l’ha definita duramente come “una Legge Finanziaria fallimentare” che “dimentica gli impegni dell'Italia per Kyoto, taglia i fondi per l'efficienza energetica, non destina nemmeno un centesimo alla tutela della biodiversità” (il 2010 è per l’appunto, l’anno internazionale della biodiversità).

In ogni caso queste di seguito elencate sono le norme della Finanziaria riconducibili a tematiche ambientali:


-detrazioni Irpef del 36% per le ristrutturazioni, addio all’ecobonus del 55%: vengono estese sino al 2012 le detrazioni Irpef del 36% per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio e prorogata indefinitivamente (“2012 e seguenti”) l’applicazione dell’IVA agevolata al 10% su tali lavori. A fronte di ciò, però, non figurano nella nuova finanziaria – seppure il Ministro Prestigiacomo lo avesse confermato non molto tempo fa - le detrazioni Irpef del 55% per coloro che ristrutturano un edificio migliorandone l’efficienza energetica. Gli sgravi fiscali ci saranno per tutte le ristrutturazioni, quindi, senza nessun “premio” aggiuntivo per chi volesse sostituire gli infissi o la caldaia oppure installare pannelli solari (legge n. 191/2009, art. 2, commi 10 e 11);
-Fondo per la tutela dell'ambiente: vengono aggiunti 50 milioni di euro agli altri 50 (per un totale di 100 milioni di euro, quindi) riservati per il 2010 a favore del “Fondo per la tutela dell'ambiente e la promozione dello sviluppo del territorio” – istituito presso il Ministero dell’economia e delle finanze – da “prelevare” dalle risorse derivanti dalle operazioni di rientro dei capitali connesse allo “scudo fiscale” (legge n. 191/2009, art. 2, comma 48);
-Biocarburanti: viene ridotta la quantità di biodiesel che può beneficiare per il nuovo anno dell’aliquota di accisa agevolata (da 250.000 a 18.000 tonnellate) (legge n. 191/2009, art. 2, comma 64);
- Ponte sullo Stretto di Messina: tra l’altro, viene autorizzata la spesa di 470 milioni di euro per il 2012 quale contributo ad Anas Spa per la sottoscrizione e l'esecuzione - a cominciare dal 2012 – di aumenti di capitale della società Stretto di Messina Spa e modificato l'art. 1, comma 1, della legge 1158/1971 (Collegamento viario e ferroviario tra la Sicilia e il Continente) - (legge n. 191/2009, art. 2, commi 203-205);
-Dissesto idrogeologico: le nuove disposizioni precisano che il miliardo di euro, assegnato dalla delibera Cipe del 6 novembre 2009 per interventi di risanamento ambientale (a valere sulle disponibilità del Fondo infrastrutture e del Fondo strategico per il Paese a sostegno dell'economia reale), sarà destinato a interventi straordinari diretti a fronteggiare le situazioni a più elevato rischio idrogeologico, indicate dal Ministero dell’Ambiente (legge n. 191/2009, art. 2, comma 240).


Fonte: IPSOA

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