Mi rivolgo a Voi nella speranza che mi aiutate a risolvere la mia situazione di pensionato in Convenzione Italia-Brasile.
A seguire Vi espongo il mio caso.
Nel 2003 dopo molte sofferenze ho ottenuto dall'Inps la pensione di anzianità secondo la Convenzione Italia-Brasile per i 35 anni di lavoro svolto,dei quali circa 9 in Italia ed il restante ultimo in Brasile fino al 2002,con una pensione pro-rata di circa 120 euro in Italia integrata al minimo.
Al compimento del 65.mo anno di età nel marzo 2011,ho ottenuto la pensione di vecchiaia dal Brasile di circa 700 euro al cambio attuale(l'unica riconosciuta dal Brasile ai cittadini italiani in Convenzione).
L'Inps italiano da me informato mi ha immediatamente tolto la differenza dell'integrazione al minimo attraverso la comunicazione in oggetto del 01/03/2012
Ho chiesto chiarimenti all'Inps da più di tre mesi attraverso mia raccomandata  e ricorsi on line inps. riguardo agli elementi che sono serviti di base per il calcolo della mia pensione teorica di 440 euro,poi ridotta pro-rata a 120 euro,perchè se è vero che la pensione italiana in Convenzione viene calcolata come se i 35 anni fossero tutti composti di contributi italiani(pensione teorica) per poi ridurla in base al rapporto dei contributi italiani con quelli totali,mi sembra ridicolo che un professore di istituto tecnico(era il mio caso all'epoca dei contributi italiani) vada in pensione con 440 euro.
Ho letto inoltre che l'integrazione al minimo è sempre assicurata ai PENSIONATI ITALIANI RESIDENTI ABITUALMENTE IN ITALIA(è il mio caso)anche se non sono in possesso dei requisiti contributivi minimi e sempre che soddisfino i limiti reddituali previsti dalla legge(io li soddisfo), titolari di pensione in regime convenzionale con il Brasile,ossia non si tiene conto della presenza della pensione estera ai fini dell'integrazione al minimo,sempre che l'interessato non superi i limiti di reddito previsti per l'integrazione al minimo(la pensione estera è considerata semplicemente reddito).
Con un comportamento,secondo me incomprensibile ,l'Inps finora,nonostante i miei vari solleciti,non ha fornito alcun chiarimento di come sia arrivato al valore teorico di 440 euro,ossia quali elementi abbia preso in considerazione.
Vi chiedo quindi gentilmente,se possibile,di aiutarmi a risolvere la questione, spiegandomi come è possibile che una pensione pro-rata appicando un rapporto di 9 anni su 35 arrivi a 440 euro ed inoltre se è legale o il ritiro del trattamento minimo.

1 commenti:

Tortelotti Fabrizio ha detto... 6/7/12 20:10

Salve
Vista la particolarità della domanda e le tante variabili in essa contenute occorre chiedere direttamente all'inps le basi di calcolo utilizzate per arrivare ad una pensione pro-rata solo di euro 440.00

 
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