Unico PF 2011 a -32. Si abbassa l’impatto ambientale e, nel contempo, aumenta l’affidabilità delle informazioni relative ai codici catastali dei Comuni e alle aliquote delle loro addizionali all’Irpef. Tali elementi che, fino allo scorso anno, corredavano le ultime 32 pagine delle istruzioni per la compilazione del modello, sono ora disponibili esclusivamente in Rete. Da oggi, infatti, l’elenco è pubblicato in formato pdf sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
I dati contenuti nella tabella sono forniti dalla direzione Federalismo fiscale del ministero dell'Economia e delle Finanze, sul cui sito è disponibile la lista integrale di tutte le aliquote applicabili in ciascun comune, comprese le esenzioni e le aliquote agevolate fissate per limiti reddituali o per il possesso di determinati requisiti.

Il vantaggio dell’operazione
E’ lampante il risparmio economico in termini di minor utilizzo di carta e, conseguente, l’apporto ecologico. Questi benefici ci sono tutti, ma la vera utilità sta nel fatto che lo sbarco sul web conferisce una maggiore attendibilità ai dati riportati nella tabella poiché, al momento dell’approvazione di Unico, può succedere che le aliquote di alcuni comuni non siano ancora definitive e sia, pertanto, necessario, consigliare al contribuente di rivolgersi direttamente agli uffici dell’ente locale o consultare il suo sito istituzionale.

La tabella on line potrà essere corretta e aggiornata in tempo reale e il contribuente potrà anche ingrandire, secondo le proprie esigenze, le caselle che lo interessano. La tipologia dei dati esposti rimane immutata: prima il codice catastale, poi il comune e la provincia di appartenenza, a seguire le aliquote delle addizionali per il saldo 2010 e quelle per l’acconto 2011, nonché, in relazione a entrambi gli anni, l’eventuale limite reddituale per godere, se prevista e deliberata, dell’esenzione.

Aliquota = 0* e/o esenzione = nota
Coloro che, in corrispondenza delle colonne “aliquota” e/o “esenzione”, dovessero ancora trovare indicazioni del tipo “0*” per l’aliquota e “nota” per l’esenzione, dovranno seguire la vecchia via, cioè consultare il sito del Mef (area tematica “fiscalità locale – addizionale comunale all’Irpef”) o del Comune di interesse oppure chiedere informazioni agli uffici competenti dell’ente locale. Queste ipotesi si possono verificare quando l’Amministrazione comunale non trasmette al Mef la propria deliberazione relativa all’addizionale entro il 31 dicembre dell’anno precedente alla dichiarazione (in questo caso, il 2010) o quando ha stabilito, con modalità più articolate, aliquote e/o esenzioni differenti in base a determinati criteri (ad esempio, soglie di reddito, numero componenti del nucleo familiare, eccetera).


Fonte: Agenzia Entrate

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