Fondi pensione negoziali, aperti e PIP alle prese con le Comunicazioni obbligatorie annuali, redatte secondo la nuova Disciplina Covip in vigore dal 1 gennaio 2011.
Entro il prossimo 31 marzo gli iscritti alle forme previdenziali al 31 dicembre scorso riceveranno le Comunicazioni obbligatorie annuali, redatte secondo la nuova Disciplina Covip in vigore dal 1 gennaio di quest’anno e il Progetto Esemplificativo Personalizzato.

Nel kit in fase di invio sono comprese anche le certificazioni fiscali utili per fruire della deduzione di imposta per la contribuzione versata e il modello per la dichiarazione al fondo pensione delle quote di contribuzione non dedotte l’anno scorso entro il 31 dicembre 2011

La ratio della nuova disciplina COVIP

La nuova disciplina sulle Comunicazioni agli iscritti è stata approvata dalla Covip con la Deliberazione del 22 luglio 2010 ed è entrata in vigore il 1 gennaio del 2011.

L’obiettivo della Autorità di Vigilanza è stato quello di aggiornare e rendere attuali le previsioni in materia di trasparenza dei fondi pensione nei rapporti con gli iscritti che risalivano al 1999 (deliberazione Covip del 10 febbraio 1999) e creare una regolamentazione uniforme anche con riferimento ai PIP (la cui comunicazione periodica era regolamentata dalle circolari del 22 gennaio 2008 e del 24 febbraio 2009). Si integrano altresì la indicazioni fornite ai fondi pensione preesistenti nella circolare del 17 gennaio 2008.

La logica si inserisce nella volontà più complessiva dell’Autorità di Vigilanza di mettere a disposizione dell’aderente strumenti, il più possibile snelli, di chiarezza e trasparenza perseguendo un duplice obiettivo:

1. offrire agli interessati un quadro chiaro di riferimento mettendo a loro disposizione informazioni essenziali, puntuali, ordinate e che non risultino, per il loro contenuto, di difficile comprensione (e dunque equivoche);

2. evitare un eccesso di informativa che possa tradursi in scarsa trasparenza.

Le Disposizioni della Covip non si limitano alla Comunicazione periodica ma affrontano in maniera più organica il tema della Informativa agli iscritti prevedendo anche una Comunicazione informativa di dettaglio in caso di erogazione di prestazioni e la disciplina delle Altre informative in corso d’anno (pubblicazione valore quota e siti web delle forme previdenziali).

La comunicazione periodica

Le Disposizioni trovano applicazione per i fondi pensione negoziali, i fondi pensione aperti e i PIP. L’obbligo di seguire lo Schema vige anche per i fondi pensione preesistenti in regime di contribuzione definita. Sia la struttura che il contenuto della comunicazione sono stati rivisitati al fine di migliorare la funzionalità del documento rispetto allo scopo di trasparenza che vuole perseguire.

In questo caso, l’obiettivo primario è quello di rendere conto all’aderente dell’evoluzione del suo piano previdenziale. In tale ottica si inquadrano le scelte relative all’ordine delle Parti di cui è composta la comunicazione (Parte Prima. Dati relativi alla posizione individuale; Parte Seconda. Informazioni generali) e, all’interno di ciascuna Parte, le scelte concernenti la selezione, l’ordine e le modalità di rappresentazione delle informazioni.

La Parte Prima della comunicazione è composta da tre sezioni.

1. Nella “Sezione 1. Dati identificativi” vengono preliminarmente evidenziati i dati anagrafici dell’aderente (cognome e nome, luogo e data di nascita, residenza, codice fiscale), la tipologia di adesione (individuale o su base collettiva), il codice di adesione/numero di polizza (per i pip), la data di adesione alla forma pensionistica complementare e quella di iscrizione alla previdenza complementare. Vengono indicati la tipologia dei soggetti (eredi/designati) in caso di decesso dell’iscritto prima della maturazione del diritto alla prestazione pensionistica. Qualora i beneficiari siano diversi dagli eredi, viene indicato il cognome, il nome, il codice fiscale e la residenza del/i soggetto/i designato/i.

2. Nella “Sezione 2. Dati riepilogativi” viene riportato il valore della posizione individuale alla fine dell’anno di riferimento nonché il rendimento netto e il TER della linea di investimento prescelta dall’aderente relativi all’anno di riferimento (il dato sul rendimento è al netto della tassazione e degli oneri sostenuti (per i PIP con prestazioni collegate a gestioni interne separate, al netto degli oneri sostenuti) e che differisce da quello della posizione individuale, che risente del momento in cui le entrate e le uscite si sono realizzate

3. I dati vengono sviluppati nella “Sezione 3. Posizione individuale maturata”. In questa sezione. Viene riportato il valore della posizione individuale alla fine del periodo di riferimento e alla fine dell’anno precedente. La posizione individuale è indicata al netto degli oneri gravanti nella fase di accumulo e dell’imposta sostitutiva.

Per i fondi pensione aperti e per i PIP attuati con contratti di ramo III, viene evidenziata la linea di investimento prescelta, il numero di quote assegnate e il valore unitario della quota alla fine dell’anno precedente e di quello di riferimento.

Nel caso in cui l’aderente abbia sottoscritto polizze per l’erogazione di prestazioni accessorie, viene indicato il tipo di prestazione e fornire informazioni di sintesi sul livello della copertura. Vengono indicati gli eventuali contratti di finanziamento con cessione del quinto dello stipendio notificati al Fondo, precisando la denominazione dell’intermediario e le date di notifica.

Viene poi riportato l’ammontare del totale delle entrate nel corso e alla fine dell’anno di riferimento al lordo dei costi, distinguendo, ove del caso, i contributi del lavoratore, quelli del datore di lavoro, il TFR e le somme derivanti da trasferimenti e reintegri di anticipazioni. Riportare il totale delle uscite, distinguendo tra anticipazioni e riscatti parziali. Indicare il valore della posizione individuale alla fine dell’anno precedente e di quello di riferimento.

E’ anche evidenziata la variazione del valore della posizione individuale realizzata nel corso dell’anno di riferimento, calcolata come differenza tra il valore della posizione individuale alla fine dell’anno di riferimento e quello alla fine dell’anno precedente; l’ammontare delle entrate al netto delle uscite; la differenza tra il valore della variazione della posizione individuale e l’ammontare delle entrate al netto delle uscite nel corso dell’anno di riferimento.

Vengono anche riportati il dettaglio delle operazioni effettuate nel corso dell’anno. Viene poi rappresentata, mediante diagramma circolare (cosiddetto grafico a torta), la ripartizione della posizione individuale per tipologia di strumenti finanziari, distinguendo tra la quota complessivamente investita in titoli di debito, nella quale deve essere inclusa anche la liquidità, e quella in titoli di capitale.

Nel calcolo di tali quote sono considerati, per la parte di pertinenza della posizione individuale, anche gli investimenti effettuati indirettamente attraverso strumenti finanziari derivati ovvero OICR, utilizzando, qualora sia necessario, stime effettuate sulla base delle informazioni disponibili.Infine è riportato il TER (Totale Expense Ratio) della linea di investimento prescelta dall’aderente relativo all’anno di riferimento con una sintetica spiegazione del significato del dato. Nella Parte Seconda della comunicazione, dedicata alle informazioni generali, vanno riportate le variazioni che, nel periodo di riferimento, hanno interessato la forma pensionistica (se non abbiano già costituito oggetto di apposita comunicazione individuale), nonché quelle ulteriori informazioni che devono essere diffuse agli aderenti sulla base di specifiche indicazioni che la Covip ha fornito in corso d’anno.

Progetto esemplificativo personalizzato

Con Deliberazione del 31 gennaio 2008, la COVIP – Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione – ha introdotto, per tutte le forme pensionistiche complementari adeguate, l’obbligo di inviare annualmente ai propri iscritti, con la comunicazione periodica, un Progetto Esemplificativo Personalizzato (esiste poi il Progetto Standardizzato da consegnare in fase di adesione e il Progetto on line sviluppabile sui siti web delle forme pensionistiche complementari). Di che si tratta? E’ un documento che, partendo dalla posizione individuale effettivamente maturata dall’iscritto al 31/12 dell’anno precedente, fornisce una stima personalizzata della pensione complementare attesa al momento del pensionamento.

L’obiettivo di tale strumento è quello di consentire agli iscritti di valutare se il proprio piano previdenziale è in linea con i propri obiettivi di integrazione pensionistica nonchè monitorare nel tempo l’evoluzione del piano previdenziale ed i risultati stimati ed eventualmente effettuare modifiche sul proprio piano, ad esempio sotto il profilo dell’entità dei versamenti contributivi o dei comparti di investimento. I valori numerici che vengono riportati nel Progetto Esemplificativo personalizzato rappresentano una stima fondata su ipotesi di calcolo definite da COVIP e possono quindi discostarsi dalla posizione individuale dell’aderente che effettivamente maturerà tempo per tempo.

Per quanto riguarda gli aspetti di natura fiscale, la stima tiene conto unicamente della tassazione annuale sui rendimenti della gestione (imposta sostitutiva dell’11%) ma non considera né i vantaggi fiscali derivanti dalla possibilità di dedurre annualmente i contributi, né la favorevole tassazione al percepimento della prestazione pensionistica. Il valore della prima rata di rendita pensionistica è infatti espresso al lordo della tassazione.

Andando più in profondità, iIl Progetto Esemplificativo personalizzato si compone di tre sezioni:

- una prima sezione denominata “Informazioni e ipotesi utilizzate per la stima” che contiene:

le ipotesi definite da COVIP per la stima;

le informazioni della forma pensionistica complementare;

le informazioni relative all’aderente e al profilo di investimento, compresa la posizione individuale effettivamente maturata dall’aderente al 31/12

- una seconda sezione denominata “Fase di accumulo: stima dell’evoluzione della posizione individuale” che riporta:

una tabella contenente la posizione individuale effettivamente maturata dall’aderente al 31/12 e, ad intervalli temporali di 5 anni dalla data di riferimento del progetto alla data del pensionamento:

-- l’età anagrafica dell’aderente;

-- i versamenti lordi relativi a ciascun anno solare di riferimento;

-- il cumulo dei versamenti lordi;

-- la posizione individuale alla fine di ciascun periodo di 5 anni ed al termine della fase di accumulo

- una terza sezione denominata “Fase di erogazione: stima della prima rata di rendita” che riporta il valore della prima rata annuale di rendita pensionistica alla data del pensionamento.

Si precisa che la prima rata annuale di rendita pensionistica si riferisce ad una rendita vitalizia immediata senza reversibilità ottenuta convertendo l’intera posizione individuale maturata al momento del pensionamento e quindi ipotizzando che l’intera prestazione sia erogata in forma di rendita.


Fonte: IPSOA

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