Il dipartimento delle Finanze invita tutti i soggetti cittadini interessati allo studio della Commissione europea “Vat in the public sector and exemptions in the public interest”, a inviare, tramite il sito, contributi e osservazioni. Il progetto, pubblicato il 10 gennaio scorso sul sito Taxud della Commissione, è finalizzato all’analisi dell’impatto dell’Iva nel settore pubblico e alle possibili soluzioni per ridurre le distorsioni e realizzare pari condizioni per gli operatori economici.
Lo stesso progetto rappresenta un approfondimento di un precedente studio della Commissione con lo stesso titolo, pubblicato nel 2011.

Invio delle proposte
I cittadini, le amministrazioni pubbliche, gli operatori economici, le associazioni di categoria e gli esperti del settore possono mandare, fino al 15 marzo prossimo, un loro contributo sia sul progetto complementare sia su quello precedente del 2011.
Si tratta, in sostanza, di commenti e proposte utili a valutare l’impatto dell’Iva nel settore pubblico e le esenzioni di pubblico interesse, con specifico riferimento alla situazione italiana, o semplicemente in relazione a determinate parti dello studio. In quest’ultimo caso, è necessario mettere in evidenza il punto interessato alla proposta.

Per l’invio basta collegarsi al sito del dipartimento delle Finanze e cliccare su “Consultazione pubblica”. Nella schermata va indicato il tipo di utente (cittadino, associazione di categoria, eccetera), la denominazione, l’indirizzo mail, e allegato il contributo redatto in pdf, non superiore a 1 Mb.

Gli Studi della Commissione
Il progetto della Commissione, come accennato, rappresenta un approfondimento di un primo studio pubblicato nel 2011 e prevede, in particolare, tre opzioni alternative al sistema attuale: il passaggio alla piena tassazione, il rimborso dell’Iva pagata dagli enti pubblici, una parziale modifica delle regole già esistenti.
Tra i settori pubblici presi in considerazione, quello postale, il sanitario, la gestione dei rifiuti, le telecomunicazioni.

L’iniziativa si inserisce nel più ampio progetto, promosso dalla Commissione, finalizzato a una riforma globale del sistema Iva che tenga in considerazione vari fattori, fra cui la crisi economica e finanziaria che ha colpito gravemente le finanze pubbliche di molti Stati, l’aumento delle aliquote previste da alcuni Paesi in risposta al risanamento finanziario, e ancora, l’impatto dell’invecchiamento della popolazione sui mercati del lavoro (libro verde “Sul futuro dell’Iva”). Al libro verde ha fatto seguito il libro bianco “Sul futuro dell’Iva”, con gli impegni assunti dalla Commissione europea a seguito di consultazione pubblica.


Fonte: Agenzia Entrate

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