Domanda
Un soggetto socio di una srl esercente attività commerciale è insieme al fratello, anche lui socio, proprietario di un immobile cat. C1 utilizzato gratuitamente dalla stessa srl, che ha ulteriori due soci, per la propria attività. Il comune in cui ha sede l'immobile dispone un'aliquota Imu ridotta per "immobili posseduti da soggetti quali beni strumentali per l'attività d'impresa". E' possibile attribuire tale aliquota agevolata Imu all'immobile?

Risposta
L'art. 4, comma 1, del D.L. n. 16/2012 ha limitato al solo art. 52 del D.Lgs. n. 446/1997 il richiamo, in precedenza riferito ad entrambi gli articoli 52 e 59 di detto decreto legislativo, contenuto nell'art. 14, comma 6, del D.Lgs. n. 23/2011 recante "Disposizioni in materia di federalismo Fiscale Municipale": "È confermata la potestà regolamentare in materia di entrate degli enti locali di cui agli articoli 52 e 59 del citato decreto legislativo n. 446 del 1997 anche per i nuovi tributi previsti dal presente provvedimento".

Ciò comporta - per quanto qui di interesse con specifico riguardo all'Imu ma, più in generale, per tutti i tributi previsti dal D.Lgs. n. 23/2011 - che i Comuni (e le Province) continueranno ad avere la possibilità di "(...) disciplinare con regolamento le proprie entrate, anche tributarie, salvo per quanto attiene alla individuazione e definizione delle fattispecie imponibili, dei soggetti passivi e della aliquota massima dei singoli tributi, nel rispetto delle esigenze di semplificazione degli adempimenti dei contribuenti" fermo restando che "Per quanto non regolamentato si applicano le disposizioni di legge vigenti" (art. 52, comma 1, del D.Lgs. n. 446/1997), mentre viene sottratta loro la possibilità di continuare a "modellare" la disciplina dell'Imu, come invece era possibile fare per l'Ici, nell'ambito delle specifiche ipotesi già contemplate dall'art. 59 del medesimo D.Lgs. n. 446/1997 (peraltro, già ridotte di numero e ridimensionate nella portata nel passaggio dalla disciplina Ici all'Imu, principalmente a opera del D.L. n. 201/2011, convertito dalla L. n. 214/2011) se e per quanto le stesse non possano essere comunque ricondotte all'interno della potestà regolamentare generale riconosciuta agli enti locali dall'art. 52 in questione.

La premessa si ritiene necessaria in quanto occorrerebbe conoscere nel dettaglio il regolamento comunale del soggetto che pone il quesito; da quello che si comprende, l'immobile è posseduto da persone fisiche che lo hanno dato in utilizzo (anche qui non si comprende bene a che titolo) alla società.

Ora se il regolamento comunale consente l'applicazione dell'aliquota Imu ridotta per "gli immobili posseduti da soggetti quali beni strumentali per l'attività di impresa", si ritiene che nel caso in esame la società non possegga alcun immobile e, quindi, non sia possibile applicare l'aliquota ridotta.


Fonte: IPSOA

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