Pubblicati sul sito del dipartimento delle Finanze i dati resi noti dall’Osservatorio sulle partite Iva di aprile 2012. I dati della ripartizione territoriale evidenziano, anche per questo mese, maggiori aperture al nord (42,5%) rispetto al centro (22,6%) e al sud e isole (34,9%). Disponibili la consueta nota di sintesi e le singole schede suddivise per natura giuridica, settore di attività economica, distribuzione territoriale, età e sesso del titolare della partita Iva.

Il monitoraggio delle partite Iva da parte dell’Osservatorio, creato presso il dipartimento delle Finanze, permette di conoscere la distribuzione sul territorio, con le variazioni rispetto al mese precedente e al corrispondente periodo dell’anno passato.

Ad aprile sono state aperte 46.337 nuove partite Iva, il 3% in meno del corrispondente mese del 2011. Più significativo il calo rispetto a marzo 2012, che registra un -25,81% di aperture totali.

I dati rilevati in base alla natura giuridica mettono in luce che le partite Iva delle persone fisiche, con il 77%, rappresentano la percentuale più alta mentre diminuiscono sensibilmente le società, che si attestano al 14,8%.

Il settore produttivo più gettonato, come di consueto, è il commercio (22,1% delle richieste totali); seguono le attività professionali (14,7%). Il gruppo dei servizi ha il 50,5% delle aperture, con un lieve calo (1,2%) rispetto ad aprile 2011. Più severa la flessione per l’industria (- 8,9%).

Riguardo le persone fisiche, la maggior parte delle partite Iva è richiesta dai maschi (65%). I giovani fino a 35 anni, con il 51,3% delle attività totali, hanno fatto registrare un +13,6% rispetto ad aprile 2011.


Fonte: Agenzia Entrate

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