Secondo un orientamento diffuso della Cassazione, qualora, ai fini dell’accertamento dell’imposta sul valore aggiunto, sia stato effettuato un accesso nei locali destinati all’esercizio dell'attività, ovvero negli altri luoghi indicati dall’articolo 52 del DPR n. 633 del 1972, i funzionari che hanno proceduto sono tenuti a redigere processo verbale secondo le indicazioni contenute nel comma 6 del medesimo articolo 52. La norma predetta non prescrive, tantomeno a pena di nullità, che nel processo verbale debbano essere formulati rilievi o addebiti, poiché tale fase del procedimento è finalizzata soltanto all’acquisizione di dati, elementi e notizie i quali sono successivamente utilizzabili dall'Amministrazione per l’emanazione dell'eventuale avviso di accertamento (Cass. n. 10381 del 2011; cfr. già Cass. nn. 14200 del 2000 e 3569 del 2010), nel rispetto del termine dilatorio di sessanta giorni stabilito dall’articolo 12, comma 7, della legge n. 212 del 2000.

Sentenza n. 9098 del 6 giugno 2012 (udienza 29 febbraio 2012)
Cassazione Civile, Sezione V - Pres. Cicala Mario - Est. Virgilio  Biagio
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