Dopo una breve premessa sui nuovi modelli legislativi e sulla recente concezione assunta in tema di crisi d'impresa, l'Autore si sofferma sulle modifiche intervenute con il D.L. 22 giugno 2012, n. 83 e la legge di conversione 7 agosto 2012, n. 134, richiamandone gli aspetti piu` salienti, non senza accusare qualche preoccupazione per i creditori concorsuali la cui tutela sembra avviarsi al tramonto.
1. La riforma normativa fallimentare e le prime modifiche
Ogni qualvolta ci accingiamo ad affrontare l’esame delle nuove normative che continuano a modificare il nostro ordinamento, ci chiediamo se il legislatore ci lascera` il tempo di riflettere per orientarci sulle aperture socio economiche del nostro Paese, oppure se continuera` a gravarci di nuove regole in un crescendo continuo, rendendo sempre piu` incerti il nostro aggiornamento e le nostre valutazioni. Innovazioni, tecnologie e leggi si espandono con un incessante avvicendarsi di sistemi, obblighi e adempimenti, come se l’evoluzione e la crescita economica dipendessero solo da mere enunciazioni piuttosto che da ricerca, lavoro, sacrifici e principi etici e morali. Nessun aspetto della nostra societa` moderna si sottrae al dilagare di questi continui mutamenti che non creano stabilita`, sicurezza e affidabilita` e pongono gravi interrogativi sul domani e su cio` che riserveremo alle future generazioni.
Anche il rapporto umano e` mutato e il comune intendersi in un continuo dialogo destinato di solito ad arricchirci e` divenuto sterile e giova soltanto al perseguimento di scopi egoistici e limitati. Cio` comporta anche una scarsa attenzione alle prospettive favorevoli di modo che non c’e` nemmeno un impegno e un apporto collettivo alla nostra crescita. L’esame delle nostre imprese e il modo come poterle risollevare dalle difficolta` finanziarie ed economiche, in questo particolare stato di crisi generale che ci affligge, e` divenuto il tema centrale della nostra cultura scientifica e professionale, ma soprattutto ci ha spinto ad una ricerca che nel campo concorsuale ha subito in questi ultimi tempi un’accelerazione non comune. I passaggi evolutivi di questa nuova corrente di pensiero hanno segnato alcune tappe di indiscutibile rilievo durante le quali dalla figura dell’imprenditore individuale si e` passati all’impresa societaria, ai grandi gruppi ed alle multinazionali, ma soprattutto da una disciplina destinata a tutelare il credito e coloro che sono danneggiati dai debitori insolventi, si e` stati indotti a valorizzare la regolamentazione della crisi delle imprese, avviando un meccanismo di salvaguardia ad ogni costo del loro mantenimento ed in ogni caso dei valori aziendali posti in una posizione primaria e prioritaria.
Pertanto, prendendo le mosse da un orientamento interpretativo degli stessi schemi normativi che una volta avevano giustificato la vecchia concezione del fallimento e delle altre procedure concorsuali, ricordiamo l’auspicio di un radicale rinnovamento che precedette la sua realizzazione solo nel 2006.


Fonte: IPSOA

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