La Relazione Annuale 2012 del Comitato per la Corporate Governance evidenzia l’entrata in vigore di alcune disposizioni contenute nel nuovo Codice di Autodisciplina delle società quotate, il cui obiettivo fondamentale è stato quello di innalzare lo standard di governance degli emittenti.
Questi ultimi, nel corso del 2013, attraverso la relazione sul governo societario, dovranno informare il mercato del recepimento delle variazioni nell’assetto di corporate governance che erano stati invitati ad applicare entro la fine del 2012.
Per alcune raccomandazioni del Codice, invece, è stato previsto un regime transitorio diversificato. Gli emittenti sono invitati ad applicare alcune modifiche che attengono alla composizione del consiglio di amministrazione e dei relativi comitati a decorrere dal primo rinnovo del CdA successivo alla fine dell’esercizio iniziato nel 2011. Rientrano in questa fattispecie, le seguenti previsioni: costituzione del comitato per le nomine; presenza di soli amministratori indipendenti all’interno del comitato per le remunerazioni e del comitato controllo e rischi; designazione del Lead independent director se richiesto dalla maggioranza degli amministratori indipendenti; divieto, per i titolari di cariche negli organi gestionali, di sorveglianza e di controllo, di esercitare le medesime funzioni in società concorrenti tra loro (cross-directorship), sancito con la manovra “Salva Italia” del dicembre 2011 (D.L. 201/2011).
È infine pienamente operativa, a partire dalla data di rinnovo dei consigli successivi all’esercizio 2012 (quindi dai rinnovi che intervengono nel corso dell’esercizio 2013), la nuova raccomandazione che invita gli emittenti appartenenti all’indice FTSE-MIB a dotarsi di consigli di amministrazione composti per almeno un terzo da amministratori indipendenti.

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