Sono unico erede di un immobile, costruito nel 1976, che in origine era di proprietà di mio padre. Nel 1985, alla sua morte è diventato di proprietà di mia madre per il 75% e mia per il 25%.
Dalla sua costruzione questo immobile è residenza sia mia (e relativa famiglia) che di mio padre e mia madre.
Trattasi di una villa unifamiliare che consta di tre superfici, purtroppo ciascuna individuata con una particella catastale, ma assolutamente “unita”. È costituita da un unicum non frazionabile.
Orbene nella successione ho dichiarato l’intero immobile come prima casa, richiedendo le relative agevolazioni.
Mi è pervenuto un avviso di liquidazione dell’imposta con relativa irrogazione di sanzione, avendo l’Ufficio considerata una delle tre particelle prima casa e le altre due “seconde”.
In che termini mi conviene far ricorso?

1 commenti:

Il Commercialista in Rete ha detto... 24/2/10 15:06

Due gli errori per i quali sembra di poco successo esperire azione di ricorso:
1. non aver frazionato l'immobile,
2. aver dichiarato tutto l'immobile come prima casa dopo l'atto di successione.

 
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