La firma digitale, nel nostro ordinamento, ha da poco compiuto il suo decimo anno di vita. La legge istitutiva, nota come "prima Bassanini", riconosceva validità giuridica a tutti i documenti formati dalla PA e dai privati con strumenti informatici o telematici. La firma digitale si basa sulla tecnologia della crittografia a chiavi asimmetriche, dove ogni utente possiede una coppia di chiavi: una privata, con la quale sottoscrive i documenti, e una pubblica utilizzata dai terzi per verificare la paternità dei documenti sottoscritti.

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