Il criterio per valutare i titoli quotati si basa sui “prezzi rilevati” nei mercati. Ciò fa sorgere dubbi sulla esatta determinazione del valore fiscalmente riconosciuto, poiché sui mercati finanziari non esiste un unico prezzo per i titoli quotati; occorre dunque stabilire quale, tra i molteplici prezzi elaborati, vada preso come riferimento. E’ plausibile considerare che debba essere utilizzato il prezzo considerato più “significativo” secondo la prassi del mercato in cui il titolo è negoziato. Ma per quelli negoziati di continuo, qual è il prezzo più significativo?

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