E' di oltre otto miliardi di euro il beneficio fiscale riconosciuto, dal 1998 al 2004, agli italiani che hanno ristrutturato un appartamento o un immobile. Un dato che, a fine 2007, potrebbe superare quota 12 miliardi, se il trend resta costante, come il flusso delle domande lascia prevedere. Oltre due milioni le comunicazioni presentate fino al 2004, per una detrazione media pari a 4mila euro per domanda. Il beneficio medio per contribuente è comunque inferiore ai 4mila euro in quanto molte comunicazioni sono state presentate dai condomìni.

Lo sconto Irpef legato alle ristrutturazioni introdotto, a partire dal 1998, dalla finanziaria varata nel 1997, ha generato nel periodo 1998-2004 oltre 19,9 milioni di detrazioni per un importo medio di 412 euro. Negli anni il "bonus" non ha certo perso appeal. Anzi, a partire dalla sua introduzione, il numero di italiani che ha utilizzato l'opportunità di portare in detrazione ora il 36 ora il 41 per cento, a seconda dei periodi, è sempre cresciuto. Così, se nel 1998 sono stati portati in detrazione 350 milioni di euro, per un risparmio medio di 472 euro l'anno per intervento, nel 1999 gli italiani hanno risparmiato complessivamente più del doppio, 800 milioni.

L'anno in cui maggiormente si è usufruito, in termini monetari, dell'agevolazione fiscale è il 2002, con 1,8 miliardi di detrazioni complessive, seguito dal 2001 con 1,5 miliardi e dal 2003 con 1,4 miliardi. La detrazione media annua più elevata si registra nel 1998, quando lo sconto era del 41 per cento, con 472 euro. In genere i contribuenti che hanno usufruito dello sconto del 41 per cento in vigore nei primi 2 anni (1998 e 1999) hanno ottenuto una detrazione media annua di 466 euro, contro una detrazione media annua di 361 euro andata ai contribuenti che hanno potuto beneficiare dello sconto del 36 per cento introdotto a partire dal 2000.

La norma, introdotta con il duplice obiettivo di agevolare il recupero del patrimonio edilizio e di favorire la lotta al sommerso nel settore, ha incontrato il favore sia degli addetti ai lavori che dei contribuenti. L'agevolazione, infatti, è stata di anno in anno prorogata con le varie finanziarie. E non è escluso che anche l'attuale scadenza del 31 dicembre sarà spostata di un altro anno con la prossima manovra.

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