Migliori criteri di valutazione del reddito e del patrimonio. Più controlli per garantire maggiore equità. Ecco come cambia l’I- SEE, l’indicatore di valutazione della con- dizione economica delle famiglie. Grazie alla riforma, il costo delle prestazioni sociali viene distribuito in modo più giusto. Secondo il ministro del Lavoro e delle Poli- tiche Sociali Giuliano Poletti, “Il nuovo ISEE permetterà di identificare meglio le condi- zioni di bisogno della popolazione, consen- tendoci allo stesso tempo di contrastare le tante pratiche elusive ed evasive purtroppo ancora diffuse nel nostro paese”.
Così le famiglie, chi ha perso il lavoro, le persone con disabilità o non autosufficienti avranno maggiori agevolazioni nell’acces- so ai servizi come l’asilo nido, la mensa scolastica o l’assistenza domiciliare. La ri- forma dell’ISEE rappresenta un passaggio fondamentale a sostegno dell’equità socia- le. Soprattutto in una fase così difficile per le famiglie italiane, duramente colpite dalla crisi economica, l’accesso a tariffe agevola- te delle prestazioni sociali sarà riconosciuto a chi ne ha maggiormente bisogno, mentre di pari passo sarà rafforzata la lotta contro gli abusi.

Il nuovo ISEE consente in questo modo di raggiungere entrambi gli obiettivi ed è per questa ragione che il Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali ha lavorato intensa- mente per realizzare questa fondamentale riforma, che ha beneficiato di un intenso dialogo con le forze sociali e con il Parla- mento, con numerose raccomandazioni fi- nalizzate al miglioramento dello strumento. L’equità si raggiunge, in particolare, con una maggiore considerazione del patrimo- nio sia per gli immobili (valore IMU invece che ICI, facendo salva la prima casa), sia per il patrimonio mobiliare (non tanto per- ché si modifica la sua valorizzazione, ma perché si evitano le pratiche evasive ed elusive oggi dominanti). Si modificano la struttura delle franchigie, la scala di equiva- lenza, la composizione del nucleo familiare e le detrazioni, favorendo maggiormente le persone con disabilità (in particolare, le più povere e le più gravi o quelle rimaste a carico della famiglia di origine), le famiglie numerose (quelle con tre o più figli), le fa- miglie con lavoratori dipendenti.

Tra le innovazioni più importanti: minore ri- corso alla burocrazia, più controlli e la pos- sibilità di modificare l’ISEE in caso di varia- zioni del reddito superiori al 25%. Molti dati non saranno più dichiarati dal cittadino, ma direttamente rilevati negli archivi dell’Agen- zia delle Entrate e dell’INPS. L’ISEE potrà essere aggiornato quando si perde il lavoro autocertificando la propria situazione red- dituale al momento della dichiarazione (e non nel secondo anno solare precedente, come avviene ordinariamente). L’ISEE così determinato – detto “ISEE corrente” – per- mette pertanto di accedere subito alle pre- stazioni nel momento in cui si presenta il bi- sogno. Un vantaggio per tutti e soprattutto per chi ha più bisogno.

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