Per completare il quadro sull’andamento del mercato immobiliare nel 2012, è stato presentato oggi a Roma, il Rapporto 2013 sugli immobili a destinazione terziaria, commerciale e produttiva. I lavori sono stati introdotti dal vicedirettore dell’Agenzia delle Entrate, Gabriella Alemanno, e dal presidente dell’Associazione nazionale delle società di leasing (Assilea), Edoardo Bacis. Sono intervenuti: Gianni Guerrieri, direttore centrale Omi; Beatrice Tibuzzi, responsabile Relazioni istituzionali, vigilanza, studi e statistiche Assilea; Alessandra Agostinelli, dirigente direzione centrale Contabilità nazionale Istat, e Raffaella Pinto, Head of Research Cbre.

Lo studio - che rappresenta un resoconto analogo al Rapporto sul mercato residenziale, recentemente pubblicato insieme all’Abi (vedi “Giù le compravendite abitative. Nel 2012, flessione vicina al 26%”) - è, infatti, frutto della collaborazione quinquennale fra l’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate e Assilea.

Come per il settore residenziale, nel 2012 anche le compravendite delle altre tipologie immobiliari segnano una netta flessione, complessivamente nell’ordine del 24% rispetto all’anno precedente, e una contrazione ancora più pesante si registra nel settore del leasing immobiliare.

In valori assoluti, sono 46.925 le unità immobiliari non residenziali scambiate lo scorso anno e, in tutte le aree territoriali, per gli uffici e i negozi (settori terziario e commerciale) il calo va oltre il 20%, mentre per i capannoni (settore produttivo) le diminuzioni risultano in generale meno significative, particolarmente nelle Isole (-1,7%).

Parallelamente, risultano in discesa anche le quotazioni medie, con il -2,1% per i negozi, -1,6% per gli uffici e -0,9% per i capannoni.

A rendere ancor più chiara l’idea della netta riduzione registrata nel settore degli immobili non residenziali è, infine, la stima del valore di scambio, che nel 2012 totalizza un importo di circa 14,5 miliardi di euro, vale a dire 4,4 miliardi di euro in meno rispetto al 2011. Se, poi, si prende a riferimento il 2008, anno in cui risale la prima stima, il calo del fatturato del non residenziale supera persino il 40%, con una perdita di oltre 10 miliardi di euro di valore.


Fonte: Agenzia Entrate

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