La tassazione degli atti notarili ha creato, nel corso degli anni, diverse difficoltà interpretative. Spesso, infatti, non soltanto i contribuenti, ma anche gli operatori del settore, si trovano ad affrontare questioni controverse nell’applicazione dell’imposta di registro, il tributo - disciplinato dal Dpr 131/1986 - che entra in gioco con la registrazione di determinati documenti giuridici, indici della capacità contributiva dei soggetti coinvolti.

A far chiarezza e ordine in una materia, che comprende anche altri tipi di tassazione indiretta connessa agli atti firmati davanti al notaio e non solo, arriva la circolare n. 18/E del 29 maggio.
Con questo documento, l’Agenzia delle Entrate dà risposte concrete sull’argomento, affrontando le diverse tematiche in modo esauriente e sintetico al tempo stesso, lasciando largo spazio a esempi pratici e a utili tabelle esplicative. Si tratta, insomma, di una vera e propria guida operativa, di facile consultazione, in grado di fornire soluzioni univoche a problemi di carattere interpretativo.

E’ suddivisa in sei parti, le prime affrontano i principi generali e di interesse più diffuso, come il trasferimento di fabbricati e terreni, e le donazioni a titolo gratuito; a seguire, l’attenzione si sposta sul regime impositivo degli atti societari.

Lo scopo, in ogni caso, è uniformare l’applicazione delle imposte trattate su tutto il territorio nazionale ed eliminare ogni possibile margine di incertezza, in modo da rendere più “fluido” sia il lavoro dell’Amministrazione finanziaria sia quello degli operatori, e facilitare i cittadini che si trovano di fronte allo “sportello” del Registro.
Di riflesso, quindi, la circolare rappresenta uno strumento che, se ben utilizzato, può far diminuire le “incomprensioni” tra i notai e i contribuenti, da una parte, e il Fisco, dall’altra, continuando ad accrescere l’efficienza, l’efficacia e la trasparenza dell’attività degli uffici finanziari.

La circolare-guida è aggiornata al 31 dicembre 2012. Verrà rivista e implementata periodicamente per tener conto delle novità normative che interverranno in materia e delle soluzioni interpretative adottate dall’Agenzia delle Entrate in risposta, ad esempio, a istanze di interpello e consulenze giuridiche.


Fonte: Agenzia Entrate

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