L'azienda di cui sono socia ha intenzione di aprire una casa editrice: anche se questa non è la sua attività prevalente, lo statuto della società permette di farlo.Il primo quesito è questo: la casa editrice dovrebbe chiamarsi con un nome diverso rispetto alla ragione sociale dell'azienda. E' possibile? Nella documentazione ufficiale, tipo la contrattualistica, è possibile dire pippo (nome casa editrice) di paperino (nome azienda)? Non riusciamo a chiarire questo dubbio: la camera di commercio suggerisce di aprire un'insegna che però avrebbe scopo pubblicitario; dal punto di vista giuridico nemmeno loro sanno dirci se e come può essere utilizzato il nome della casa editrice.Secondo quesito: la casa editrice dovrebbe fare e-commerce tramite portale web. Abbiamo richiesto l'autorizzazione al comune e stiamo aspettando che decorrano i 30 gg. Nel frattempo il sito può essere pubblicato con un catalogo dei libri senza però apporre il prezzo e senza consentire l'acquisto on-line?

1 commenti:

Il Commercialista in Rete ha detto... 8/6/09 18:24

In quanto statutariamente previsto, l'azienda può operare nell'attività dell'editoria senza necessità dover aprire nuova società nè tanto meno ulteriore insegna.

Qualora si abbia necessità di distinzione, una nuova Ditta (partecipata della attuale impresa) potrebbe essere la soluzione.

Il sito può essere on-line purchè non vi sia la reale possibilità di acquistare direttamente tramite il medesimo sito o tramite terzi da questi reindirizzati

 
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