Nel 2005 ho acquistato una casa usufruendo dell'agevolazione prima casa, pagando quindi l' Iva 4% (casa acquistata direttamente dal costruttore).Immediatamente, in questa casa, abbiamo riscontrato gravissimi problemi di umidità che hanno tra l'altro comportato una malattia respiratoria a mio figlio. Abbiamo messo in mezzo gli avvocati, ma la salute di mio figlio peggiorava e quindi, sotto consiglio dell'avvocato stesso, abbiamo deciso di lasciare perdere le cause civili che si sarebbero protratte per lungo tempo e così vendemmo casa nel 2007. Riacquistammo un'altra prima casa nel giro di qualche settimana, ma purtroppo la salute di mio figlio era ormai compromessa, tanto che fummo costretti più volte a portarlo al pronto soccorso per blocchi respiratori. All'ennesimo ricovero il medico ci disse che se volevamo aiutare nostro figlio dovevamo trasferirci in una località dove c'era il mare, perchè lo iodio lo avrebbe sicuramente aiutato (tutto questo succedeva nel 2009). Vendemmo casa nel 2009 e da allora viviamo a Latina, dove ho alcuni parenti.
Un mese e mezzo fa mi arriva l'accertamento esecutivo sulla casa venduta nel 2009 dove mi si chiedeva l'iva e l'adeguamento dell'imposta sul mutuo che a suo tempo avevamo fatto. Tengo a precisare che per questione economiche non ci siamo potuti permettere di riacquistare un'altra casa nel corso dei 12 mesi successivi.
A questo punto ho chiamato l'agenzia dell'entrate dicendo se era possibile rateizzare l'accertamento esecutivo, ma il funzionario mi dice che devo pagare entro 60 gg e mi consiglia di chiedere un prestito in banca!!!! E chi mai mi darebbe un prestito se in questo momento non abbiamo reddito!! Comunque, durante la telefonata il funzionario mi dice che oltretutto ci sarà un accertamento anche sulla casa acquistata nel 2005 in quanto decadendo "l'agevolazione prima casa" venduta nel 2009 automaticamente decade anche l'agevolazione dell'altra casa venduta nel 2007.
Ora mi potreste dire se effettivamente è così perchè a quel punto credo che sia inutile pagare l'accertamento in corso sapendo che non sarò mai in grado di pagare l'accertamento relativo alla casa acquistata nel 2005.

1 commenti:

Il Commercialista in Rete ha detto... 6/12/11 09:04

L'ulteriore accertamento fiscale non implica automaticamente applicazione di sanzioni tributarie.

Le consigliamo per questo di rivolgersi ad un professionista della sua zona portando con sè tutta la documentazione in suo possesso attestante le operazioni di compravendita immobiliare.

La rateizzazione dei debiti fiscali è consentita.
L'agente della riscossione, su richiesta del contribuente, può concedere la dilazione del pagamento delle somme iscritte a ruolo fino a un massimo di 72 rate mensili (6 anni) nelle ipotesi di temporanea situazione di obiettiva difficoltà. Sulle somme rateizzate si applicano gli interessi con un piano di ammortamento a scalare (rate costanti, in cui la quota capitale cresce e la quota interessi decresce in relazione alla durata della rateazione).

 
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