Per comprendere la sorte del TFR dopo il decesso del lavoratore è necessario partire dall’art. 2122 del Codice Civile che ne regola la destinazione. Sotto il profilo dell’imposta di successione, il decreto legislativo 346 del 1990 (all’articolo 12, comma 1 lettera c) dispone che queste indennità non concorrono a formare l’attivo ereditario e su queste quindi non si pagano queste imposte. Secondo il Codice Civile e le leggi tributarie, quindi, gli aventi diritto non subentrano nel patrimonio del defunto trattandosi piuttosto di un acquisto “proprio” da parte dei soggetti specificamente indicati nella norma.

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