Il decreto semplificazioni:


  • riduce il numero delle dichiarazioni sulle operazioni con controparti domiciliate in Stati a fiscalità privilegiata,
  •  innalzando la soglia di esenzione che passa dagli attuali euro 500,00 a euro 10.000,00.

In sostanza scompaiono le attuali comunicazioni mensili o trimestrali e la trasmissione dei dati verrà effettuata solo una volta all’anno (con modalità che dovranno essere stabilite dall’Agenzia delle Entrate). La soglia minima delle operazioni da dichiarare passa dagli attuali euro 500,00 ad euro 10.000,00. Il limite riguarda l’importo complessivo annuale delle cessioni e delle prestazioni, rese o ricevute.

La "soglia minima" ha già fatto discutere in questi mesi. Non è stato precisato dalla norma se il limite annuale entro cui scatta l’obbligo sia riferito all’ammontare complessivo o a ciascuna operazione. In attesa di conferma ufficiale sembrerebbe che l’importo complessivo sia da riferire al volume di affari realizzato con la singola controparte domiciliata nel paradiso fiscale e non invece al totale delle operazioni attive e passive effettuate dal contribuente.

Lo schema di decreto stabilisce che entrambe le modifiche apportate (soglia e periodicità) si renderanno applicabili alle operazioni effettuate nell’anno solare in corso alla data di entrata in vigore del provvedimento e quindi dal 2014.

L’entrata in vigore del provvedimento dovrebbe pertanto comportare la non sanzionabilità per le operazioni non comunicate nei modelli black list mensili o trimestrali scaduti nei primi mesi del 2014. I suddetti dati potrebbero essere inseriti nella comunicazione annuale, semprechè vi siano i presupposti (soglia minima) per la comunicazione.

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