L'Agenzia delle entrate, con la circolare n. 23/E del 2012, afferma che le società di comodo si possono ripartire in due categorie: quelle non operative e quelle in perdita sistematica. La circolare fa riferimento ulteriormente a due distinte discipline ai fini della presentazione dell'interpello disapplicativo, specificando che vanno presentate autonome e separate istanze. Tali affermazioni suscitano perplessità in quanto risultano in contrasto sia con la «ratio» della disciplina che con lo stesso dettato normativo. Anche i chiarimenti forniti con la circolare n. 24/E del 2012 svelano un senso di «doppiezza», intesa nel senso di una doppia tassazione per quanto riguarda i beni dell'impresa dati in godimento a soci e familiari degli stessi. Non si tratta però di una doppia tassazione - indeducibilità per la società e tassazione del socio - essendo l'indeducibilità per la società un falso problema in quanto il bene non viene utilizzato dalla stessa, ma dal socio.
Fonte: IPSOA
Home
»
Società di comodo
» Società di comodo e utilizzo dei beni da parte dei soci, tra ipotesi di duplice.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
0 commenti:
Posta un commento