Anche la lista rispetta le sue consuetudini e, come negli anni passati, prende il via dalle contrade senesi che si sfidano durante il famoso Palio fin dal 1239, prima ancora che nascesse Dante Alighieri! La lettura dell’allegato al decreto Mef del 13 febbraio (pubblicato sulla GU del 18 marzo), relativo agli esentati dall’Ires per l’anno 2012, ci “racconta” la storia delle nostre manifestazioni locali attraverso il tempo, dalle più antiche alle più recenti, da quelle che hanno mantenuto intatto il loro folclore storico, a quelle moderne, per lo più sportive.

Rispetto allo scorso anno, l’elenco si è allungato di 29 associazioni, di cui 24 hanno visto la luce solo nel 2012. Ogni anno, infatti, nascono nuovi enti che, senza fini di lucro, si dedicano alla realizzazione o partecipano a manifestazioni di particolare interesse storico, artistico e culturale, legate agli usi e alle tradizioni delle nostre comunità locali.

Iniziative, queste, che non solo mantengono in vita le tradizioni del nostro Paese, ma che danno impulso al turismo, incrementano la conoscenza della nostra storia, dei nostri costumi e delle nostre arti, con cerimonie e festeggiamenti, intorno ai quali si sviluppa anche un indotto economico che va dall’accoglienza nelle strutture alberghiere e non, alla gastronomia, fino anche alla vendita di gadget e souvenir.

Secondo la tabella stilata dall’Agenzia delle Entrate, dopo la verifica dei requisiti (articolo 1, comma 185, della legge 296/2006) per essere ammessi al beneficio dell’esenzione dall’imposta sul reddito delle società, la più antica di queste manifestazione è il Palio di Siena, che ebbe inizio nel 1239. Ma non tutte le contrade nascono, o meglio si associano come tali, nello stesso momento. Dall’elenco possiamo desumere che solo nel 1659, e solo in 17, iniziano a darsi una organizzazione vera e propria. Altre 13 iniziano la loro attività fra il 1872 e il 1923. E poi ancora nel 1947 (società La pania della nobile - Contrada del nicchio), nel 1968 (società Il rostro) e l’ultima nel 1976 (società Il cavallino).

Ma Siena non è la sola a mantenere usi e costumi così antichi: anche a Brunico, dal 1835 la Bürgerkapelle vanta la conservazione e l’esecuzione, da oltre un secolo e mezzo, di un repertorio musicale che va dalle marce tradizionali, alla musica classica, alla musica da film e opere contemporanee. Non a caso si rifanno al motto che fu di Ludwig van Beethoven “la musica è una rivelazione più di tutta la saggezza e la filosofia”.

Nel 1935, invece, è un fiorir di contrade in quel di Milano, più precisamente nel comune di Legnano.
Nella seconda metà del Novecento, rioni e quartieri nascono come funghi, per la maggior parte in Toscana: Castiglion Fiorentino, Arezzo, Lucca, Grosseto, Pistoia, Firenze e ancora Siena.
Sul finire del XX secolo, invece, i Comuni rappresentati dalle associazioni senza scopo di lucro che hanno a cuore la cultura della storia dei costumi locali sono vari. Tra questi, molti sono al Nord, ma anche L’Aquila e Roma.

L’ultimo decennio vede venire alla luce numerose manifestazioni sportive, come le maratone, in molte città dello Stivale.

È utile ricordare che per accedere ai benefici previsti dalla Finanziaria 2007, le associazioni senza fini di lucro interessate devono presentare richiesta utilizzando l’apposito modello “Domanda di ammissione ai benefici previsti dall’articolo 1, comma 185, della legge 296/2006”, che deve essere inviato all’Agenzia delle Entrate esclusivamente per via telematica a decorrere dal 20 luglio e fino al 20 settembre di ciascun anno d’imposta.

I benefici previsti sono:
esenzione dall’Ires
esenzione dagli obblighi di tenuta delle scritture contabili stabiliti dal Dpr 600/1973
le prestazioni e donazioni effettuate dalle persone fisiche a favore di queste associazioni hanno carattere di liberalità ai fini delle imposte sui redditi ovvero sono detraibili in sede di dichairazione dei redditi.


Fonte: Agenzia Entrate

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