Badanti, colf e amici a quattro zampe: il Fisco agevola chi ha bisogno di un aiuto. Anche quest’anno farsi assistere costa meno grazie ai benefici fiscali riservati a chi ricorre a una badante, a chi si prende cura di un animale e alle persone non vedenti che si affidano a un cane guida. Ecco come fare per fruire delle agevolazioni.

Badanti, assistenza a doppia agevolazione
Il Fisco dà una mano alle famiglie che hanno necessità di assumere una badante che assista un familiare non più autosufficiente. Anche quest’anno, infatti, è possibile detrarre il 19% delle spese sostenute per l’assistenza fornita dalla badante al familiare. Agli occhi del Fisco una persona si considera “non autosufficiente” se non è capace di mangiare, deambulare o vestirsi autonomamente, se non è più in grado di espletare le funzioni fisiologiche e di igiene personale oppure se necessita di sorveglianza continuativa. Lo sconto del 19% si applica su una spesa massima di 2.100 euro (la detrazione massima ottenibile è quindi pari a 399 euro) e scatta solo se il reddito annuo del contribuente non supera i 40mila euro. Se più persone hanno sostenuto spese per assistenza riferita allo stesso familiare non autosufficiente, l’importo deve essere diviso tra tutti coloro che hanno sostenuto la spesa. Documentare le spese sostenute per l’assistenza è molto semplice. Basta presentare la ricevuta o il prospetto paga della badante. L’importante è che la documentazione contenga il codice fiscale e i dati anagrafici di chi presta l’assistenza, di chi provvede a pagarla e del familiare assistito.
Ma per chi ha bisogno di assumere una badante le agevolazioni raddoppiano. Oltre alla detrazione d’imposta, infatti, è possibile dedurre dal reddito i relativi contributi versati - per la parte a carico del datore di lavoro domestico - fino a un massimo di 1.549,37 euro. I versamenti possono essere documentati presentando le ricevute dei bollettini trimestrali. L’opportunità di sottrarre dal reddito i contributi previdenziali obbligatori vale anche nel caso in cui il datore di lavoro assuma una colf o una babysitter per i propri bambini.
Le spese detraibili vanno indicate nel rigo E15 del 730, mentre i contributi deducibili nel rigo E24.

Cani, gatti, tartarughe e cavalli: tutti dal veterinario con lo sconto
Si possono portare in detrazione anche le spese veterinarie sostenute per la cura di animali domestici posseduti a scopo di compagnia o per pratica sportiva. La detrazione è sempre del 19%, su un massimo di 387,34 euro. C’è però una franchigia di 129,11 euro, per cui la parte delle spese che resta sotto questa soglia non è detraibile e rimane a carico del contribuente. In pratica, l’importo massimo delle spese detraibili è di 258,23 euro e lo sconto massimo ottenibile è quindi di 49,06 euro (258,23 x 19%). A questo proposito, l’Agenzia delle Entrate è intervenuta con la circolare 55/2001, precisando che è possibile fruire della detrazione sia per le spese relative alle prestazioni professionali rese dal veterinario sia per quelle finalizzate all’acquisto di medicinali specifici prescritti dallo stesso medico. Inoltre, il limite di 387,34 euro si riferisce alle spese veterinarie complessivamente sostenute, indipendentemente dal numero di animali posseduti.
Le spese veterinarie da portare in detrazione vanno riportate in uno dei righi da E19 a E21 del 730, indicando nella colonna 1 il codice “29” e nella 2 il relativo importo.

Cosa fa il Fisco se è Fido a guidarci
Il costo d’acquisto di un cane guida per non vedenti è interamente detraibile in sede di dichiarazione. La detrazione spetta una sola volta in un periodo di quattro anni, salvo i casi di perdita dell’animale, e si può ripartire in quattro rate annuali di pari importo.
Ma le agevolazioni non si fermano all’acquisto. E’ possibile infatti detrarre anche una cifra forfetaria di 516,46 euro per il mantenimento del cane. L’agevolazione spetta esclusivamente al non vedente, non quindi alle persone cui eventualmente risulti a carico.
Le spese sostenute per acquistare il cane guida vanno indicate nel rigo E5 del 730, mentre per fruire della detrazione forfetaria di 516,46 euro occorre barrare la casella dedicata nel rigo E43.


Fonte: Agenzia Entrate

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