mio marito (italiano e residente in Italia) nell'agosto 2011 è stato assunto come autista da una ditta olandese con contratto olandese. Viaggia soltanto sul territorio italiano. La sede della ditta è in Olanda, ed in Italia ha soltanto un magazzino dove scaricano i camion provenienti dall'Olanda, smistano le merci e caricano per la distribuzione in Italia, sempre sotto la direzione dell'ufficio situato in Olanda.
Sulla busta paga vengono detratti i contributi e le tasse per lo stato olandese.
Come faccio a sapere se è giusto che sia così, o se invece dovrebbe pagare in Italia?
Mi sono già rivolta all'Agenzia delle Entrate, ma la persona con cui ho parlato (tra l'altro non molto disponibile) mi ha suggerito di leggere la Convenzione tra Italia e Olanda per evitare le doppie imposizioni. L'ho letta ma, sinceramente, per una come me che non tratta la materia, non è troppo chiara.
Mi sembra di capire che una delle condizioni per cui il dipendente debba pagare le tasse in Italia sia quella che la ditta dovrebbe avere una "stabile organizzazione"  sul territorio italiano, ma, nel mio caso specifico non è così.
Potete per favore spiegarmi in parole povere cosa dice la convenzione al riguardo?
La posizione tributaria di mio marito è corretta o, altrimenti, cosa deve fare?

1 commenti:

Il Commercialista in Rete ha detto... 4/5/12 09:33

L'articolo 15 della convenzione Italia-Olanda recita: "i salari, gli stipendi e le altre
remunerazioni analoghe che un residente di uno degli Stati riceve in corrispettivo di un'attività
dipendente sono imponibili soltanto in detto Stato, a meno che tale attività non venga svolta
nell'altro Stato. Se l'attività è quivi svolta, le remunerazioni percepite a tal titolo sono imponibili in
questo altro Stato".

Da tale dettato, è controverso che l'imponibilità sia olandese.

 
Top