Con la Sentenza n. 10583 del 17 maggio 2011, la Corte dei Cassazione ha stabilito il principio secondo cui il giudice di merito deve sempre indicare con approfondita disamina logica e giuridica gli elementi da cui trae il proprio convincimento, per ritenere un contribuente soggetto o meno all’Irap. Lo stesso ragionamento è stato confermato con la Sentenza n. 10851 del 17 maggio per gli agenti di commercio, che formalmente svolgono attività d’impresa ma che se privi di organizzazione, non sono soggetti all’Irap.


Fonte: Il Sole 24 Ore

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