All’interno di Unico 2010, i contribuenti devono indicare nel quadro RW i beni e i diritti correlati agli immobili detenuti all’estero. Questo, a meno che non siano state sanate le violazioni pregresse mediante lo scudo fiscale ovvero non sia superato il limite di 10mila euro. In molti casi, il contribuente ha il diritto di utilizzare un immobile per un periodo delimitato di tempo. In questa situazione si deve ritenere che l’investimento detenuto all’estero è proprio il diritto in questione, con la conseguenza che lo stesso verrà valorizzato in relazione all’esborso sostenuto valutando, anche il superamento o meno dei 10mila euro.


Fonte: Il Sole 24 Ore

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