In materia di IVA, è compatibile con il diritto comunitario la previsione - nel diritto nazionale (italiano, nella specie) - di un termine prescrizionale per l'esercizio, da parte del soggetto passivo IVA, del diritto a detrarre l'imposta a monte sui beni e servizi che impiega ai fini di sue operazioni soggette ad imposta; l'amministrazione fiscale, peraltro, può verificare le dichiarazioni IVA dei soggetti passivi anche dopo la scadenza di tale termine prescrizionale, ed è legittima la riscossione dell'imposta dovuta ma non assolta. Tuttavia, quando dalla verifica emerge un debito IVA non dichiarato (che - se fosse stato dichiarato - avrebbe dato origine ad un concomitante diritto alla detrazione), il debito non può essere riscosso coattivamente senza tener conto del diritto alla detrazione.

(Conclusioni dell'Avvocato Generale 13/03/2008, n. C-95/07 e C-96/07)

0 commenti:

 
Top