Forniti i dati 2011 sull’attività di regolarizzazione dei fabbricati mai dichiarati al catasto. L’intera operazione ha fatto emergere 1.081.698 unità immobiliari per una rendita, definitiva o presunta, pari a 817,39 milioni di euro. Lo scorso anno, attraverso un innovativo processo basato sulla sovrapposizione di foto aeree ad alta risoluzione alla cartografia catastale, sono state identificate 2.228.143 particelle del Catasto terreni interessate dalla presenza di potenziali fabbricati non inseriti nelle banche dati catastali. Ne restano da trattare nel primo semestre del 2012 solo 368.664.
Sono alcuni dei dati presentati oggi dall’Agenzia del Territorio e dal Dipartimento delle Finanze con un comunicato congiunto.

La rendita presunta
Al 30 aprile 2011, i tecnici dell’Agenzia avevano completato l’accertamento su 1.065.484 particelle, grazie anche all’adempimento spontaneo dei contribuenti. Era quella, infatti, l’ultima data utile per l’accatastamento volontario e per evitare di pagare una penale sulle “case fantasma”. A partire da maggio, il Territorio ha avviato il processo di attribuzione della rendita presunta sulle rimanenti 1.162.659 particelle.
Chi non si è presentato all’ultimo appuntamento per l’adempimento volontario si è visto addebitare, oltre a tasse, interessi e sanzioni per la mancata denuncia, anche i costi dell’operazione come, ad esempio, i rilievi tecnici, se necessari. L’attribuzione della rendita catastale presunta è preceduta dalla verifica del possesso dei requisiti di accatastabilità del bene. Per il calcolo vero e proprio si individua prima, mediante sopralluogo, la destinazione d’uso, si applicano, poi, i parametri tecnico-estimali. La rendita catastale presunta viene notificata tramite affissione all’albo pretorio dei Comuni di ubicazione degli immobili. L’affissione è resa nota con un comunicato dell’Agenzia del Territorio pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Presentati gli ultimi risultati
Delle 2.228.143 particelle identificate e pubblicate, a fine 2011 ne risultavano trattate 1.859.479: 893.675 hanno ricevuto una rendita definitiva o presunta, 856.846 non richiedono accatastamento, per 108.958 sono necessarie ulteriori indagini. Nel primo semestre 2012 saranno “lavorate” le rimanenti 368.664 particelle.
Sono circa 1.081.698 gli immobili emersi dall’intera operazione, fra abitazioni, magazzini, autorimesse e altre unità, per una rendita catastale totale pari a 817,39 milioni di euro.
L’emersione dei fabbricati porterà un maggior gettito nelle casse erariali e comunali, in termini di Imu, Irpef, cedolare e imposta di registro, che il Dipartimento delle Finanze ha stimato in circa 472 milioni di euro.


Fonte: Agenzia Entrate

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