La mia storia è abbastanza complessa ma io cercherò di spiegare il mio problema:Nel 1993 io ho firmato n.3 cambiali da circa 1200 euro (allora c'erano le lire) ciascuna, al mio datore di lavoro, io ho firmato come creditore...cioè il mio nome era scritto sulla cambiale nello spazio " creditore"..... Nello spazio "debitore" vi era il suo nome ,quindi è lui che ha firmato le cambiali ( le cambiali erano tre con scadenza 30.03.1993; 31.04.1993; 31.05.1993) !!!., con il relativo suo indirizzo ( indirizzo della sede della sua ditta)...poi però, io, ho firmato dietro la "girata "con il mio nome , ......... le cambiali le ha prese lui e io penso che le abbia portate in banca per uno sconto cambiali......penso......perchè io non so che fine abbiano fatto le cambiali.Nel frattempo lui è fallito!! io non ho saputo più niente di queste cambiali....e tantomeno non è arrivata nessuna comunicazione a me, ......ma c'è un problema,....... le cambiali a suo tempo furono scritte con la macchina da scrivere elettronica.( le macchine di allora erano facilmente cancellabili)...quindi facilmente lui in futuro avrebbe potuto cambiare la data di scadenza, e io ho paura che se lui, oggi,......è in possesso di queste cambiali ,......forse potrebbe cambiare la data di scadenza e agire contro di me ( anche se io penso che in questo caso è difficile, perchè a distanza di tanti anni, io penso che sono cambiati i bolli della cambiale, e lui non può dimostrare che io ho firmato nel 2001.... ad esempio).Oggi io mi trovo nella condizione di dover aquistare una casa di mia proprietà........posso stare tranquillo? Anche se lui oppure una banca avesse queste cambiali.....loro potrebbero agire contro di me?

2 commenti:

Il Commercialista in Rete ha detto... 26/5/09 15:39

La situazione è chiara se posta in modo meno "articolato".

Se Lei risulta creditore, Lei, in possesso dei titoli di credito, doveva insinuarsi nel fallimento e sperare di recuperare una percentuale dell'ammontare complessivo.

I titoli di credito (le cambiali) sono sempre in possesso del beneficiario e non del debitore!

Il Commercialista in Rete ha detto... 30/5/09 18:03

Il bollo sulla cambiale è pari al 12 per mille dell'importo facciale.
Il bollo va arrotondato ad euro 0,10 per difetto (se la frazione di bollo calcolato arriva fino a 0,05 euro) o per eccesso (negli altri casi).
Il bollo minimo è di Euro 0,50.
Es.: Valore dell'effetto € 18.968,30.
a) Calcolo del bollo € 18.968,30/1000*12= € 227,6196
c) arrotondamento come visto sopra allo 0,10 inferiore = € 227,60 di bollo per singola cambiale
La cambiale, che si può acquistare presso le tabaccherie, ha vari tagli.
Per raggiungere l'importo del bollo voluto, sul retro devono essere essere incollati dei bolli integrativi che vengono stampati dal tabaccaio.
I bolli supplementari devono essere annullati con timbro a data e l'operazione è possibile sia presso gli Uffici del Registro (gratuitamente), che presso gli Uffici Postali (occorre aggiungere anche un francobollo da € 0,10, quale commissione per l'annullamento). L'annullamento dei bolli deve essere antecedente la data di emissione, e la cambiale non deve essere firmata.
Il bollo calcolato rappresenta il limite minimo, in quanto se si bolla in eccesso non succede nulla. Se si bolla in difetto, invece, la cambiale perde le sue caratteristiche di titolo esecutivo, anche se integrata successivamente, e non viene accettata allo sconto dalle Banche.
In pratica, pagando il bollo, la cambiale non pagata rappresenta una causa vinta ed il suo titolare può iniziare gli atti esecutivi (pignoramento e vendita all'asta di beni del debitore) nei confronti del debitore.
Nel caso Sabatini, invece, il mancato pagamento determina effetti differenti a seconda che lo sconto degli effetti sia in Pro Solvendo o in Pro Soluto.

 
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