BuongiornoVi scrivo in merito a 2 questioni che nel mio caso sono correlate tra loro. Ero in possesso di un esercizio bar tavola fredda che forniva un servizio di rivendita ricariche telefoniche tramite il servizio Lottomatica (con il terminalino pos per intenderci), facevo ricariche per 150-200€ al giorno (con un'aggio gionaliero di circa 10€). Dopo il primo anno di esercizio nella voce "ricavi dalle vendite e dalle prestazioni" del modello unico (fatto dal mio commercialista) compariva una cifra molto alta rispetto al reale (nell'ordine dei 50.000€ in più), e il commercialista mi spiegò che era dovuto alla vendite dele ricariche,cioè venivano conteggiate come se io vendessi un bene (es un panino) piuttosto che vendere un servizio!assolutamente ignorante in materia mi fidai della procedura attuata dal mio commercialista (cioè come se incassassi 4.500-6.000€ mensili di sole ricariche). --> quindi il mio primo quesito è: è corretta questa gestione finanziaria del servizio ricariche telefoniche?? é giusto che figuri che io avevo un giro di affari tre volte il reale?? Il secondo problema nasce ora, a 2 anni dalla vendita dell'esercizio, l'agenzia dell'entrate mi invia un avviso di rettifica del valore dell'avviamento commericiale (da 50.000€ a 98.000€) determinato applicando una percentuale del 120% ai ricavi conseguiti nell'anno contabile precedente alla vendita (ma i ricavi indicati comprendono i ricavi delle ricariche al lordo! che abbiamo detto sono circa 50.000€ in più dei ricavi reali!) -->nel caso in cui la gestione delle ricariche fosse errata e quindi la rettifica dell'agenzia non fosse fondata come posso muovermi? Visto che volevo togliermi ogni pensiero ho pensato anche di pagare le imposte di registro aggiuntiva e le sanzioni ma su internet ho trovato questo articolo:"La corte di cassazione, con la sentenza n.4057 del 2007 ha precisato che la rettifica di valore dell'avviamento ai fini dell'imposta di registro può supportare,...,l'accertamento di una plusvalenza patrimoniale ai fini delle imposte sui redditi. ..." -->Ciò vorrebbe dire che se io pagassi l'imposta di registro aggiuntiva mi farebbero pagare anche le plusvalenze su una somma da me non incassata?? Scusate il poema ma mi trovo in forte disagio, non so proprio come muovermi e a chi rivolgermi. Aggiungo che sono di milano, accetto con gioia consigli di commercialisti, associazioni o quant'altro mi possa aiutare a risolvere questa questione.( se non potete postarle sul blog queste informazioni potete scrivermele via mail) Vi ringrazio anticipatamente per l'aiuto!!

1 commenti:

Il Commercialista in Rete ha detto... 9/7/08 09:09

Il problema è molto articolato e va esaminato con tutte le carte sul tavolo.

Molto probabilmente riguarda la coerenza dei dati relativamente agli studi di settore.

Ci faccia sapere se ha bisogno di una consulenza personalizzata.

 
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