Si è concluso a Roma il meeting dell’Ocse dedicato ai servizi ai contribuenti. Ospitato dall’Agenzia delle Entrate ha visto anche la partecipazione di rappresentanti del dipartimento delle Finanze. Al centro dell’incontro, che ha coinvolto più di 50 delegati provenienti dalle Amministrazioni tributarie di oltre 25 Stati, le opportunità offerte dalla nuove tecnologie, in particolare il mondo dei social network, e le problematiche legate all’utilizzo dei servizi on line, per quanto riguarda soprattutto la sicurezza e l’autenticazione.

I lavori sono stati aperti dal direttore dei Servizi ai contribuenti dell’Agenzia delle Entrate, Aldo Polito, che, dopo aver sottolineato come “la condivisione delle esperienze e delle conoscenze è il più prezioso risultato che possa scaturire da iniziative di questo genere”, ha specificato l’impegno fattivo dell’Agenzia nel “ridurre i costi amministrativi e potenziare l’efficienza della macchina fiscale a beneficio di cittadini, imprese e professionisti”. In quest’ottica di semplificazione, infatti, gli sforzi sono concentrati a realizzare strumenti tecnologici (come Civis e la Pec) concepiti per agevolare l’utilizzo del canale telematico, con vantaggi sia per l’utenza, che può operare direttamente dal proprio personal computer, sia per gli uffici, che riescono a gestire con maggiore efficienza l’afflusso del pubblico.

Anche il fisco può “cinguettare”…
Venendo all’approfondimento dei lavori sui social media, è risultato chiaro che la disponibilità di piattaforme di social networking ampiamente diffuse in tutto il mondo (ad esempio Twitter, Facebook, FriendFeed, eccetera) offre la possibilità di ampliare ancora di più i canali di contatto con l’utenza e soprattutto introdurre forme di assistenza di tipo collaborativo tra gli stessi fruitori. Anche sulla base delle esperienze illustrate da alcuni Paesi (Danimarca, Messico, Australia, Nuova Zelanda), questa opportunità sembra essere una promettente nuova frontiera da esplorare, con le dovute cautele, ma senza troppe remore, per conseguire il maggior soddisfacimento possibile degli utenti che richiedono servizi, anche in ambito fiscale.

…prestando sempre attenzione alla sicurezza
Ma, allo stesso tempo, sempre nel campo dei servizi on line, la sfida è data anche dalle problematiche legate alla sicurezza e all’identificazione degli utenti che interagiscono via internet con la Pubblica amministrazione. Le soluzioni adottate sono spesso legate alle normative dei vari Paesi, tuttavia gli elementi alla base di tali scelte sono prevalentemente comuni: procedure di riconoscimento robuste, strumenti tecnologici affidabili, capacità di risoluzione delle situazioni critiche elevata. In questo ambito, le tecnologie possono facilitare e incentivare una gestione federata delle identità degli utenti di modo che, una volta accertata l’identità da parte di un organismo affidabile, ogni altro organismo erogatore di servizi possa interagire con l’utente già identificato.

In attesa dei report
Entrambi gli argomenti saranno al centro di ulteriori approfondimenti da parte dell’Ocse nel prossimo futuro. Durante l’incontro, infatt,i sono stati creati degli appositi gruppi di studio che ne analizzeranno in dettaglio opportunità e problematiche e che pubblicheranno i loro risultati a metà dell’anno prossimo.


Fonte: Agenzia Entrate

0 commenti:

 
Top