Commette reato chi crea una falsa identità su internet.

La Cassazione, sentenza n. 46674 della Quinta sezione penale ha confermato la condanna ricevuta per sostituzione d'identità da un uomo che aveva creato un account di posta elettronica utilizzando il nominativo di una propria conoscente con l'obiettivo di provocarle un danno.

A essere ingannato, infatti, non è tanto il server che fornisce il servizio di posta elettronica, quanto piuttosto la comunità della rete. Che si è trovata ad avere a che fare con una persona differente da quella prevista.


Fonte: Il Sole 24 Ore.

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