Il contratto di comodato d’uso gratuito di terreno redatto con scrittura privata autenticata deve essere registrato? Se sì, quanto si deve pagare?

Con il contratto di comodato, una parte (comodante) consegna a un’altra (comodataria) una cosa (bene mobile o immobile) perché se ne serva per un tempo o per un uso determinato, con l’obbligo di restituirla (articolo 1803 del codice civile). Il contratto di comodato di beni immobili redatto in forma scritta è sempre soggetto a registrazione in termine fisso, indipendentemente dalla forma (atto pubblico o scrittura privata autenticata o non autenticata) con cui lo stesso sia stato redatto (risoluzione 14/E del 2001). L’obbligo di registrazione discende direttamente dalla natura dei beni oggetto del contratto che, pertanto, sconterà l’imposta fissa di 200 euro (articolo 5, comma 4, della Tariffa, parte I, allegata al Dpr 131/1986).


Fonte: Agenzia Entrate

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