Vi scrivo per avere un consiglio su come sia meglio agire nella mia situazione: il mio progetto sarebbe quello di promuovere e vendere CD contenenti musica di nostra produzione (non stampati da noi bensì presso una ditta specializzata) per vendere la nostra musica anche all'estero. Il problema però è che non possiedo una partita IVA nè mi parrebbe il caso di aprirla trattandosi di un'attività marginale (almeno per ora!) e discontinua. Avrei infatti intenzione di inviare ai distributori e negozianti interessati sia in Italia che all'estero un piccolo numero di CD (ad esempio 5) perchè li vendano nei loro negozi. Un distributore francese mi ha risposto che potrebbe essere interessato ma mi richiede una fattura che ovviamente non posso fare senza partita IVA. La mia domanda è: c'è la possibilità di evitare la partita IVA e tutti i "fastidi" ad essa connessi senza però pregiudicare la possibilità di realizzare questo progetto e senza incorrere nel rischio di risultare non a norma? Trattandosi di un prodotto "artigianale", e di un commercio per il momento veramente piccolo, esiste qualche esenzione IVA o qualche categoria particolare nella quale potrei rientrare riuscendo a fare quindi tutto a norma di legge? La soluzione del fornire i CD ai negozianti in conto vendita comporta ugualmente l'obbligo della fattura?

1 commenti:

Il Commercialista in Rete ha detto... 9/10/09 18:49

La soluzione di adottare il regime dei contribuenti minimi non comporta oneri particolarmente gravosi; come avrà visto, sono molteplici le semplificazioni amministrative.

 
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