Dal febbraio 2006 sono in Svizzera per lavoro, da allora, non sapendolo e non essendo stato informato da nessuno, non mi sono ancora inscritto all'AIRE. Io ho un contratto a tempo indeterminato stipulato da una azienda con residenza a Zurigo per farmi lavorare in Svizzera, dal quale poi il governo svizzero mi ha concesso un permesso di soggiorno prima l'A e adesso ho il B.So che la Svizzera ha con l'Italia un accordo bilaterale riguardo la tassazione, per il quale io devo pagare le tasse nello stato in cui risiedo (fisicamente o fiscalmente???)...ovvero in Svizzera.Le mie tasse vengono mensilmente ed automaticamente prelevate dal mio stipendio.Per non dovere pagare le tasse in Italia, da quanto ne so, per legge unodovrebbe dimostrare all'Italia che non trascorre in Italia un tempo maggiore ai 185 giorni annui e che risiede all'estero.Visto tutti i controlli che stanno facendo,mi e' presa un po' paura...e misono iniziati a sorgere dei dubbi...ed'ecco che sono venuto a conoscenza dell'AIRE.Nel caso in cui il Fisco italiano mi facesse un controllo come posso dimostrare che risiedo in Svizzera, e quindi non pagare nessuna tassa in italia?E' assolutamente necessario iscriversi all'AIRE? o l'inscrizione all'AIRE non centra niente con il fisco?Fa fede solo e soltanto l'inscrizione all'AIRE per dimostare al fisco italiano la mia effettiva residenza in Svizzera??E' sufficiente presentare il permesso di soggiorno svizzero che attesta la mia entrata in Svizzera nel Febbraio 2006?E' sufficiente presentare il contratto (permanente) di lavoro?E' sufficiente presentare il contratto d'affitto della casa?Cosa mi mette al sicuro, ovvero come posso dimostrare ufficialmente che io sto in Svizzera e che quindi le devo pagare solo qui le tasse?E poi considerando che sono oramai quasi 4 anni che vivo qui' in Svizzera, se mi inscrivo adesso all'AIRE, l'iscrizione e' retroattiva?Potrebbe il fisco italiano venirmi a richiedre le tasse dei passati anni in cui non ero inscritto all'AIRE???...spero proprio di no...ho gia' pagato qui' le mie tasse e non voglio pagarle una seconda volta anche in Italia regalando cosi' al fisco italiano i risparmi dei miei sacrifici di un lavoro all'estero. Spero che lei possa comprendere le mie paure e la mia situazione.Attendo sue delucidazioni.

1 commenti:

Il Commercialista in Rete ha detto... 9/10/09 19:40

Iscriversi all’AIRE è un diritto-dovere
di tutti i cittadini italiani che risiedono permanentemente all’estero.

L'art.1, comma 8 della legge 27 ottobre 1988, n. 470 dispone che non sono iscritti nelle anagrafi i cittadini che si recano all'estero per cause di durata limitata non superiore ai dodici mesi. Non sono altresì iscritti nelle stesse anagrafi cittadini che si recano all'estero per l'esercizio di occupazioni stagionali.

L'articolo 2 dispone che l'iscrizione nelle anagrafi degli italiani all'estero debba essere effettuata nei seguenti casi:

a) per trasferimento della residenza da un comune italiano all'estero;

b) per trasferimento dall'AIRE di altro comune o dall'anagrafe di cui al comma 4 dell'art.1, quando l'interessato ne faccia domanda, avendo membri del proprio nucleo familiare iscritto nell'Aire o nell'anagrafe della popolazione residente del Comune;

c) a seguito della registrazione dell'atto di nascita;

d) per acquisizione della cittadinanza italiana da parte di persona residente all'estero;

e) per esistenza di cittadino all'estero giudizialmente dichiarata.

I servizi consolari sono riservati solo agli iscritti all'AIRE.

Eventuali errori nelle dichiarazioni dei redditi possono essere sanate indipendentemente dall'iscrizione e/o aggiornamento dei dati anagrafici del Comune di residenza in Italia.

Le tasse in Italia si pagano se vi sono redditi prodotti nello stesso, e la presunzione di residenza scatta proprio se non vi è iscrizione all'AIRE.

Da tenere ad ogni buon conto in considerazione anche le Convenzioni stipulate dall'Italia cn gli altri Paesi onde evitare le doppie imposizioni.

 
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