Sono uno dei 3 soci, tutti al 33% di una s.r.l. con amministratore unico, che possiede vari immobili dei quali ne gestisce e percepisce la rendita. E' nata 16 anni fa e da subito gli altri 2 soci hanno occupato ciascuno - su contratto di comodato gratuito - un immobile di alto valore, mentre io ne occupai uno di valore nettamente inferiore perchè ai tempi avevo deciso cosi.Da circa 10 anni ho chiesto all'amministratore unico di rendere più equa la distribuzione del godimento dei beni, richiedendo di percepire l'affitto di un appartamento sempre intestato alla società. Per i primi anni l'amministratore unico rimandava la questione, poi data la richiesta sempre più pressante, mi ha concesso due anni fa di percepire l'affitto di quell'immobile, ma sei mesi fa mi ha impedito di proseguire a percepirlo per problemi fiscali: ha detto che essendo l'immobile di proprietà della società io non potevo incassarne l'affitto. Ho chiesto allora di concertare alternative soddisfacenti, ma lui ha risposto in modo secco che lui non conosce alternative. A me non interessa occupare un immobile della società. Non ne ho bisogno. La situazione non è equa. Ogni anno accuso le perdite derivanti dal mancato incasso delle mie quote dell'affitto degli appartamenti occupati dai miei soci. Anch'io non pago l'affitto dell'immobile che occupo, ma il divario tra i valori è incredibilmente ampio! 1) Ora, questa mattina ho pensato che se la società mi concedesse un contratto di usufrutto a termine, io potrei percepire effettivamente l'affitto di quell'appartamento. Ciò è possibile? Quali disagi potrebbe portare tale operazione a me e/o alla società? 2) Dati i pessimi rapporti con l'amministratore unico (più volte mi ha negato diritti che gli avvocati -solo consultati - hanno valutato come legittimi), se si adissero le vie legali, avrei titolo di chiedere i 10 anni di affitto che mi sono stati tra una storia e l'altra negati? In effetti la mancanza di equità nel godimento dei beni è stata da me denunciata 10 anni fa e nonostante ciò ad oggi loro continuano ad occupare gratuitamente immobili di alto valore e io no, pur avendo tutti le stesse quote! 3) Se mi fosse negata anche la possibilità di usufrutto, potrei pretendere legalmente che essi paghino alla società i due terzi dell'affitto degli appartamenti che occupano?In questi 10 anni di atteggiamento dilatorio da parte dell'amministratore unico ho perso circa 200.000 euro.

1 commenti:

Il Commercialista in Rete ha detto... 26/9/09 16:11

Dato il pessimo rapporto intercorrente fra Lei e l'Amministratore, qualsiasi soluzione potrebbe non essere accettata dalla controparte, inoltre il fatto che Lei tramite tacito assenso ha consentito il protrarsi di una situazione di sperequazione fra i soci, anche la via legale potrebbe non avere l'esito positivo che attende.
In ogni caso Le consigliamo di rivolgersi ad un legale, illustrando nel dettaglio la Sua situazione.

 
Top