Quesito: convenienza regime minimo.
Buongiorno, ho aperto partita IVA agevolata (con IRPEF al 10%) l’anno scorso e avrei tutti i requisiti per passare al regime dei minimi. Vorrei capire come valutare la convenienza di uno o dell’altro regime, grazie.
1 commenti:
Deve considerare come costo l'applicazione di un'IMPOSTA
SOSTITUTIVA del 20 PER CENTO sul reddito, calcolato
come differenza tra ricavi o compensi e spese sostenute,
comprese le plusvalenze e le minusvalenze dei beni relativi
all'impresa o alla professione.
Il reddito si determina applicando il principio di cassa, il
che comporta un'immediata e integrale rilevanza dei
costi, anche quelli inerenti i beni strumentali (circostanza
molto incentivante soprattutto in fase di avvio dell'attività
produttiva).
Dal reddito si possono dedurre per intero i contributi
previdenziali, compresi quelli corrisposti per conto dei
collaboratori dell’impresa familiare fiscalmente a carico e
quelli versati per i collaboratori non a carico ma per i
quali il titolare non ha esercitato il diritto di rivalsa.
E’ ammessa la compensazione di perdite riportate da anni
precedenti.
Le perdite fiscali successive possono essere portate in diminuzione
dal reddito conseguito nei periodi d’imposta
seguenti, ma non oltre il quinto.
Altri vantaggi:
Esonero dagli adempimenti ai fini Iva:
niente versamenti, dichiarazioni, comunicazioni,
tenuta e conservazione dei
registri.
Esenzione da Irap con conseguente
azzeramento totale dei costi
connessi al tributo.
Esclusione dall'applicazione
degli studi di settore
con un innegabile vantaggio,
sotto il profilo della
riduzione dei costi e degli
adempimenti connessi.
Porre attenzione al fatto che ci sono maggiori costi in quanto l'IVA non può essere recuperata.
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