Il conferimento di terreni a società agricole qualificate imprenditori agricoli professionali è esente da bollo e sconta le imposte di registro e ipotecaria in misura fissa, anziché proporzionale. Il fisco scende in campo e agevola le società agricole in possesso della qualifica di imprenditore agricolo professionale, annoverando l'atto di conferimento di terreni agricoli in società in quel ventaglio di scelte messe in atto dai coltivatori diretti "per la formazione o l'arrotondamento della piccola proprietà contadina".

L'agenzia delle Entrate, nella risoluzione n. 3/E del 4 gennaio 2008, si allinea al più generale orientamento europeo in favore di una modernizzazione dell'attività agricola, anche attraverso il ricorso alla forma societaria. Ne deriva che il trasferimento di beni immobili in favore di società definibili imprenditori agricoli professionali, si inscrive tra gli atti che godono delle agevolazioni tributarie (articolo 1 della legge 604/1954).

L'Agenzia chiarisce di far riferimento, nella formulazione del parere, allo stesso criterio adottato già con il Dlgs 99/2004, estendendo le agevolazioni agli "atti tipicamente societari" posti in essere dalle società agricole, purché le stesse possano definirsi "imprenditori agricoli professionali".

Sono tali le società di persone, a condizione che lo statuto delle stesse preveda, quale oggetto sociale, l'esercizio esclusivo delle attività agricole e che almeno un socio sia in possesso della qualifica di imprenditore agricolo professionale.

La perdita dei requisiti che sottendono la definizione di imprenditore agricolo nei cinque anni dalla data di applicazione delle agevolazioni determina la decadenza degli sgravi fiscali.

Fonte: Agenzia Entrate - Giulia Marconi

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