I Comuni potranno scegliere fra tre "pacchetti" di funzioni, in base alle quali stipuleranno una convenzione con l'agenzia del Territorio, dove saranno indicati anche gli standard qualitativi dei servizi ai cittadini.Il«primo livello»prevede:consultazione della banca dati catastale unitaria nazionale e servizi di visura catastale; certificazione degli atti catastali conservati nella banca dati informatizzata; aggiornamento della banca dati del catasto; riscossioni erariali per i servizi catastali.Il «secondo livello», oltre alle funzioni di cui sopra, comprende anche: verifica formale, accettazione e registrazione delle dichiarazioni tecniche di aggiornamento del Catasto Fabbricati; confronto, con gli atti del Comune, delle dichiarazioni tecniche di aggiornamento e segnalazione degli esiti all'agenzia; verifica formale e accettazione delle dichiarazioni tecniche di aggiornamento geometrico del Catasto Terreni; verifica formale, accettazione e registrazione delle dichiarazioni di variazione colturale.Infine, il «terzo livello» comprende le funzioni del primo più: verifica formale, accettazione e registrazione delle dichiarazioni tecniche di aggiornamento geometrico del Catasto Fabbricati; verifica formale, accettazione e registrazione delle dichiarazione tecniche di aggiornamento del Catasto Terreni e di quelle di variazione colturale; definizione dell'aggiornamento della banca dati catastale sulla base delle proposte di parte, o di adempimenti d'ufficio.La scelta dei Comuni dovrà essere fatta entro 90 giorni dalla pubblicazione del Dpcm sulla «Gazzetta Ufficiale»,in mancanza si accolleranno tutte le funzioni catastali (cioè il «terzo livello »). I processi operativi saranno decisi con un protocollo Anci Territorio.Al Territorioresta comunque il compito di verificare l'unitarietà della gestione dei flussi informativi e coordinare le funzioni. In caso di mancato rispetto degli standard qualitativi (verificati ogni sei mesi) il Territorio sostituirà il Comune nelle funzioni catastali.

Le risorse assommeranno a 46 milioni e il personale a 3mila persone ( si vedano le tabelle qui accanto, allegate al Dpcm). L'Agenzia ha avviato ieri la concertazione con i sindacati per il decentramento. Entro 100 giorni dalla pubblicazione del Dpcm un altro Dpcm individuerà il personale da trasferire o distaccare (soluzione preferita perché si resta in carico all'agenzia) ai Comuni. Ma da Sebastiano Callipo del Salfi arriva un giudizio negativo: «L'agenzia si estinguerà e mancano garanzie sulla mobilità del personale, nel Dpcm sono assenti i criteri di quantificazione delle risorse, e manca un organo terzo per le controversie Comuni Agenzia».

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