io ho aperto un ufficio di caf e mi sono affiliata presso un caf con sede a roma. poichè la mia struttura è grande, in essa io esercito anche altre attività, tipo patronato con dei legali che vengono nel mio ufficio qualche volta a settimana, è uno studio associato commercialista e sede di una società per amministratori di condominio. per tutto questo io ho aperto una partita iva come caf, essendo convinta che mi serve per scaricare quanto meno l'enorme quantità di cancelleria che acquisto e per permettermi di entrare a comprare all'ingrosso con prezzi più modici confronto alle normali cartolerie. adesso io chiedo: essendo che io compro ma non vendo alcun prodotto e i miei guadagni mi sono dati tramite bonifico bancario (per quanto possono essere chiamati guadagni) quando andrò a fare la dichiarazione iva e dovrei scaricare l'iva che ho pagato sui prodotti acquistati, mi troverò in una situazione a credito con lo stato e dovrei ricevere, ma in che modo? faccio bene a comprare con l'iva da scaricare e presentare poi tale dichiarazione allo stato? devo dichiarare anche quei guadagni che io percepisco? se si come? scusate tutto se lo troverete banale ma sono alle prime armi e non vorrei sbagliare.

1 commenti:

Il Commercialista in Rete ha detto... 11/8/09 14:37

Per poter aprire un Centro di Assistenza Fiscale, la normativa di riferimento è il DPR 4.9.1992 n. 395 art.7/10. I centri devono essere autorizzati allo svolgimento dell'Attività di Assistenza Fiscale con provvedimento del Direttore dell'Agenzia delle Entrate da pubblicare nella Gazzetta ufficiale.

La legge n. 413 del 30.12.1991, specificatamente nell'art. 78, vengono indicati i requisiti previsti per il centro medesimo.

Le ulteriori attività vanno distinte dall'attività, se prevalente, di centro di raccolta.

 
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