Sono una ragazza di 30 anni e ho lavorato sino ad agosto scorso presso uno studio legale ma ora sono disoccupata e dunque non percepisco nessun reddito. Vivo in una casa di mia proprietà che ho acquistato quando ero impiegata. Vorrei sapere se ho diritto all'esenzione del ticket sanitario anche se risulto, per lo stato, una "possidente". Purtroppo le percentuali da pagare sui ticket sono molto alte e io faccio fatica a tirare avanti. Vi ringrazio e aspetto un vostro consiglio. Claudia

1 commenti:

Il Commercialista in Rete ha detto... 3/2/07 17:06

Gli assistiti che vivono in condizioni disagiate hanno diritto, per motivi di reddito, a non pagare o a pagare in forma ridotta i ticket delle spese mediche e sanitarie (L. 724/94 e 549/95).

Sono le singole Regioni che stabiliscono in dettaglio quali sono le persone che ne hanno diritto, la forma di esenzione (totale o parziale) e, nel caso dell'esenzione parziale, la quota che deve essere pagata.

Generalmente, hanno diritto all'esenzione per motivi di reddito:

i bambini di età inferiore a 6 anni che appartengono ad un nucleo familiare con reddito fino a euro 36.151,98 lordi annui;
gli anziani di età superiore a 65 anni che appartengono ad un nucleo familiare con reddito fino a 36.151,98 euro annui lordi. E' considerato nucleo familiare la persona anziana, il suo coniuge e le persone che sono fiscalmente a carico dell'anziano (circ. 19/98 Ministero dell'Interno);
i titolari di assegni sociali ed i loro familiari a carico;
i titolari di pensioni minime oltre i 60 anni e i loro familiari a carico;
le persone disoccupate e che sono iscritte alle liste di collocamento, ed i loro loro familiari a carico, purché appartenenti ad un nucleo familiare con reddito lordo inferiore a 8.263,31 euro. Se è presente il coniuge, il limite massimo sale a 11.362,05 euro. Questo limite aumenta di 516,5 euro per ogni figlio o altro familiare a carico. Sono considerati familiari a carico il coniuge, le persone con redditi non superiori a 2840,51 euro lordi annui, i figli minori di 18 anni o minori di 26 anni, se studenti o tirocinanti, i figli inabili al lavoro, i genitori ed i familiari conviventi.
Per ottenere l'esenzione per motivi di reddito, sono in vigore due modalità alternative:

l'interessato, un suo familiare o il tutore legale deve sottoscrivere una dichiarazione sul retro della ricetta. In questo caso, la regolarità delle prescrizioni e la verità delle dichiarazioni di esenzione sono controllati dalla Asl e le eventuali violazioni sono punibili secondo il codice penale;
l'interessato deve presentare la documentazione ad un ufficio della Asl, che provvede a rilasciare un tesserino di esenzione, generalmente con validità annuale

 
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