La Corte di Cassazione, con sentenza n. 15190 del 18 giugno scorso, ha affermato che l‘assoluzione in sede di processo penale non è vincolante per il giudice tributario, che può sempre disattendere le ragioni del contribuente riconoscendo la legittimità di quanto contestato dall’ufficio. Ciò non ha deroghe neppure nel caso in cui il giudicato penale si risolva in un’assoluzione perché “il fatto non sussiste” (Cassazione 28564/2005) o nel caso in cui l’Amministrazione si sia costituita parte civile nel processo penale (Cassazione 13006/2001).

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