Nell'ambito delle disposizioni urgenti per il rilancio dell'economia introdotte dal decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69 (in corso di conversione in legge), particolare attenzione è stata riservata alla disciplina della riscossione con interventi finalizzati ad aiutare i contribuenti in difficoltà economica o con momentanea carenza di liquidità.
In particolare, l'art. 52 del decreto ha introdotto, tra le altre, le seguenti misure:
- è stata ampliata fino a dieci anni la possibilità di rateazione dei debiti iscritti a ruolo (120 rate mensili), nei casi di comprovata e grave situazione di difficoltà dipendente da ragioni estranee alla responsabilità del debitore, eventualmente prorogabile per altri dieci anni;
- è stato incrementato a otto il numero di rate non pagate, anche non consecutive, a partire dal quale il debitore decade dal beneficio della rateizzazione (in precedenza, era sufficiente il mancato pagamento di due rate consecutive);
- è stata stabilita l’impignorabilità della prima ed unica casa di abitazione a fronte di debiti iscritti a ruolo;
- per gli altri immobili del debitore (compresi i fabbricati classificati nelle categorie catastali A8 e A9 e le abitazioni di lusso) l'agente della riscossione può procedere all'espropriazione se l'importo complessivo del credito per cui si procede è superiore a 120.000 euro;
- i limiti di pignorabilità dei beni strumentali, previsti dall'art. 515 del codice di procedura civile, sono estesi ai debitori costituiti in forma societaria;
- sono state infine sottratte al pignoramento presso terzi le somme depositate sul conto corrente del debitore relative all'ultimo emolumento accreditato a titolo di stipendio, salario o di altre indennità relative al rapporto di lavoro, comprese quelle dovute a causa di licenziamento.

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