Salve, con atto notarile del febbraio 2006 mio padre ha venduto un immobile (cat. C/2), acquistato 20 anni prima, soggetto a imposta di registro.L'acquirente, al fine di pagare di meno per l' imposta di registro, ha obbligato mio padre a dichiarare nell'atto un importo (30.000 euro) inferiore a quello realmente versato (90.000 euro).Potreste gentilmente farmi sapere:
1) cosa dobbiamo fare per denunciare all'autorità tale dichiarazione inferiore di valore (i restanti 60.000 euro sono stati corrisposti "in nero" con assegni "a me medesimo" regolarmente incassati da mio padre);
2) quali potrebbero essere le conseguenze a carico di mio padre? Mi confermate che la responsabilità nei confronti del fisco è esclusivamente dell'acquirente visto che è colui che era tenuto a versare l'imposta di registro o la responsabilità si estende anche nei confronti di mio padre?

1 commenti:

Il Commercialista in Rete ha detto... 4/11/07 20:50

Gentile lettore, purtroppo da quanto abbiamo capito (dichiarazione su atto pubblico di un prezzo non corrispondente al VERO), potrebbero essere ravvisate fattispecie di reati fiscali (occultamento di corrispettivo, dichiarazione di minor reddito), ma anche civili (prelazione legale) e penali (frode fiscale e normativa antiriciclaggio). Le consigliamo pertanto di rivolgersi ad un professionista competente per risolvere nel migliore dei modi la Sua situazione.

 
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